L’azione di responsabilità ex art. 2476 c.c. e la revoca definitiva dell’amministratore
Alcune omissioni o inadempimenti dell’amministratore unico di S.r.l. sono connotati dalla della radicale assenza della diligenza qualificata a lui richiesta dall’art. 1176 c.c. per l’assolvimento del suo incarico: ad es., la predisposizione del progetto di bilancio relativo agli esercizi successivi, la presentazione dello stesso all’Assemblea e, se necessari, l’adozione di provvedimenti di ricapitalizzazione o scioglimento della società. Trattasi di irregolarità talmente gravi da giustificare un provvedimento giudiziale di revoca definitiva dell’amministratore ex art. 2476 c.c.
Inoltre, è proficuamente esperibile l’azione sociale di responsabilità nei confronti dello stesso amministratore, ai sensi dell’art. 2476 c.c., se sostenuta dalla prova del compimento da parte di quest’ultimo di atti volti a distrarre le risorse sociali (nel caso di specie, erano stati rilevati numerosi pagamenti in danno della società ed in situazione di conflitto di interessi con quest’ultima). Del resto, è onere dell’amministratore convenuto in giudizio fornire la prova dell’effettiva esecuzione delle attività richieste dalla sua carica e della correttezza delle stesse (nel caso di specie, appunto, l’amministratore avrebbe dovuto provare la regolarità dei pagamenti effettuati).