Legittimazione del curatore fallimentare nell’azione di responsabilità contro gli amministratori di Srl
Deve considerarsi infondata l’eccezione relativa alla carenza di legittimazione attiva, in capo alla curatela del fallimento, ad esercitare l’azione di responsabilità contro gli amministratori di una s.r.l. esperibile dai creditori sociali.
In caso di compensi per l’attività svolta, che siano stati incassati dall’amministratore in assenza di delibere assembleari che ne determinassero debenza e ammontare, deve richiamarsi l’orientamento di legittimità in forza del quale “l’approvazione in sé del bilancio, pur se contenente la posta relativa ai compensi degli amministratori, non è idonea (alla determinazione dei compensi degli amministratori), salvo che un’assemblea convocata solo per l’approvazione del bilancio, essendo totalitaria non abbia espressamente discusso e approvato la posta di determinazione dei compensi degli amministratori” (così Cass. civ. sez. I, ord. 8 giugno 2016 n. 11779; nello stesso senso Cass. civile sez. un., 29 agosto 2008 n. 219933).
In ipotesi di restituzione di finanziamenti soci effettuata in violazione della disciplina della postergazione ex art. 2467 c.c., “il danno subito dai creditori a seguito di pagamenti preferenziali fatti in violazione della par condicio creditorum da amministratori e liquidatori di una società dopo che il patrimonio della medesima sia divenuto insufficiente rispetto alla massa dei creditori, è danno specifico e diretto corrispondente alla minore misura in cui ciascuno dei creditori potrà concorrere sull’attivo liquidato, che dà luogo al diritto di risarcimento di cui all’art. 2395 c.c.” (Tribunale Milano 7 ottobre 2016).
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Stefano Giannone Codiglione
Laurea con Lode in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Siena. Visiting student presso l’University College London. Master in Diritto e Impresa. Abilitazione all’esercizio della professione forense...(continua)