Pagamenti ingiustificati e principio di non contestazione
Il Tribunale deve, in forza del disposto dell’art. 115 c.p.c., porre a fondamento della decisione i fatti non specificatamente contestati dalla parte costituita. Se il curatore esperisce l’azione sociale di responsabilità per reintegrare il patrimonio sociale, la stessa natura dell’addebito di “pagamento ingiustificato” impone a ciascun resistente, incluso l’amministratore di fatto, di prendere posizione su ciascuna voce di movimentazione del conto, non solo specificando la giustificazione dei singoli importi via via ricevuti, ma anche l’inerenza e la congruità dei singoli versamenti rispetto agli scopi sociali.
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Chiara Treglia
Praticante AvvocatoPraticante Avvocato del foro di Roma, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza (profilo: diritto ed economia delle imprese) presso la Luiss Guido Carli con votazione di 110/110 cum laude, un LL.M. in "Corporate ad...(continua)