Prova di avvenuta convocazione di assemblea
La deliberazione di assemblea di società di capitali deve ritenersi nulla per difetto di convocazione anche quando la convocazione sia stata omessa in riferimento a un socio titolare di una partecipazione che non avrebbe comunque potuto influire sull’esito della votazione. Non si pone dunque un problema di prova di resistenza perchè ciò che conta ai fini della pronunzia di nullità, non è l’esito finale e la possibilità del socio escluso di influire sul voto medesimo, ma la possibilità del socio escluso di influire sulla discussione assembleare.
In ambito di dichiarazioni recettizie (qual è la convocazione di assemblea) l’operatività di presunzione di conoscenza stabilita dall’art. 1335 c.c. presuppone che la dichiarazione sia giunta all’indirizzo del destinatario, inteso l’indirizzo come luogo risultante in concreto come sfera di dominio e controllo del destinatario medesimo.
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Paolo F. Mondini
Fondatore e Responsabile scientificoFondatore e responsabile scientifico del progetto di Giurisprudenza delle Imprese, il prof. Paolo Flavio Mondini è Associato di Diritto commerciale e bancario presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza....(continua)