Riduzione ad equità della clausola penale di un contratto di licenza marchi
L’applicazione di una clausola penale che determinerebbe una liquidazione di un importo spropositato è manifestamente iniqua e, in quanto tale, giustifica l’intervento giudiziale in funzione di garanzia del giusto equilibrio degli opposti interessi.
La buona fede, che costituisce un autonomo dovere giuridico ed è espressione di un generale principio di solidarietà sociale, applicabile sia in ambito contrattuale, sia in quello extracontrattuale, costituisce uno strumento per il giudice atto a controllare, anche in senso modificativo o integrativo, lo statuto negoziale, in funzione di garanzia del giusto equilibrio degli opposti interessi.
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Andrea Andolina
EditorAssociate Lawyer presso Clifford Chance, Milano. Collaboro dal 2014 con Giurisprudenza delle Imprese, per cui ho curato la Rassegna di Diritto Industriale realizzata nel 2017. Ho conseguito il Master (LLM) in...(continua)