Riduzione ex lege del compenso dell’amministratore di società a partecipazione pubblica in assenza di apposita delibera assembleare
La legge di riduzione del compenso dell’amministratore di una società partecipata pubblica, pur incidendo su diritti soggettivi acquisiti, è conforme al principio di ragionevolezza ex art. 3 c. 2 Cost. qualora tale disposizione non vada a frustrare l’affidamento dei cittadini nella sicurezza giuridica. Tale intervento normativo (nel caso di specie art. 4 L. R. Sicilia n. 7/2011) è ragionevole nel caso in cui mutate condizioni di bilancio non rendono più sostenibile il mantenimento di diritti già attribuiti al cittadino.
A nulla rileva la mancata adozione di un’apposita delibera assembleare di adeguamento del compenso dell’amministratore in presenza di una disciplina che, individuando parametri stringenti di quantificazione dei compensi, ha portata precettiva immediata.
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Alessandro Fognani
Praticante Avvocato | Diritto d'ImpresaLaureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Firenze con una tesi in materia di diritto degli Intermediari Finanziari (titolo “La valutazione di adeguatezza nell’attività di consulenza...(continua)