Sequestro giudiziario di partecipazioni di incerta titolarità intestate a società fiduciaria
Il procedimento cautelare teso ad ottenere il sequestro giudiziario di quote di società di incerta titolarità, deve essere instaurato nei confronti della società fiduciaria titolare del mandato senza rappresentanza, la quale ha la formale titolarità delle quote del fiduciante. Per individuare il legittimato passivo i terzi dovranno fare riferimento a quanto risultante dal Registro delle imprese a proposito, dove risulta solo il proprietario “formale”. Invero, la società fiduciaria è socio “reale” per quanto concerne i rapporti esterni ed altresì rispetto alla società in quanto l’accordo fiduciario ha efficacia soltanto nei rapporti interni tra fiduciante e fiduciario.
Sono considerati indizi gravi, precisi e concordanti da cui poter presumere (alla luce della cognizione sommaria tipica della fase cautelare) la simulazione della cessione dell’intera partecipazione societaria per il tramite di società fiduciaria: la mancanza di tracce documentali dell’effettivo pagamento del prezzo; l’incongruenza del prezzo fissato a valore inferiore rispetto a quello reale; il proseguimento di rapporti di lavoro non adeguatamente retribuiti tra la società e il fiduciante simulato cedente; la prestazione di fideiussione da parte del fiduciante simulato cedente a favore della società; la perdurante intestazione fiduciaria delle partecipazioni societarie alla medesima società fiduciaria; e l’esistenza di altri atti di simulazione (accertati con sentenza) posti in essere dal medesimo soggetto volti a simulare una riduzione del suo patrimonio.
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Diletta Lenzi
Assegnista di ricerca presso l'Università degli Studi di Trento. Cultrice della materia presso l'Università degli Studi di Firenze. Avvocato in Firenze. Già dottore di ricerca presso la Università Ca' Foscari di...(continua)