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24 Luglio 2017

S.r.l.: potere di convocazione e assemblea totalitaria

La disposizione dell’art 2479, co. 1, c.c. che prevede la facoltà per tanti soci che rappresentino almeno un terzo del capitale sociale di convocare l’assemblea sociale, prevale su eventuali previsioni statutarie difformi che riservino al solo amministratore il potere di convocare l’assemblea. Tale potere è implicito nella facoltà attribuita ai soci dal medesimo articolo di individuare argomenti da sottoporre alla collettività sociale.

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24 Luglio 2017

Revoca di amministratore di s.r.l. e violazioni procedimentali

L’amministratore di s.r.l. non ha un diritto al mantenimento dell’incarico, giacché può essere revocato in qualunque tempo e ad nutum. Tuttavia deve essere riconosciuto all’amministratore revocato il potere di far valere la violazione della procedura seguita per l’adozione della delibera contenente la sua revoca, qualora non adottata in conformità alla legge e allo statuto. In simili circostanze l’amministratore può far valere eventuali profili formali di invalidità, essendogli invece preclusa qualsiasi contestazione in ambito sostanziale.

 

4 Luglio 2017

Inefficacia nei confronti della società del contratto firmato da un membro del consiglio di amministrazione in assenza di spendita del nome

Affinchè il contratto concluso dal rappresentante produca effetti in capo al rappresentato, è necessaria la cd. contemplatio domini, cioè la esternazione da parte del rappresentante dei suoi poteri rappresentativi e del fatto che stia concludendo l’affare in nome e per conto non proprio, ma del soggetto rappresentato. Questa deve essere espressa e non può essere desunta, qualora sia contestata, da elementi presuntivi. Di conseguenza, l’atto compiuto [ LEGGI TUTTO ]

19 Giugno 2017

Azione di responsabilità nei confronti dell’amministratore di società di persone. Legittimazione all’esercizio dell’azione. Limiti al principio della insindacabilità nel merito delle scelte di gestione

Nelle società di persone, la legittimazione a far valere in giudizio il diritto al risarcimento dei danni cagionati al patrimonio sociale dalle condotte di mala gestio degli amministratori compete esclusivamente alla società quale titolare del diritto dedotto in giudizio ed ente munito di autonoma soggettività, distinta rispetto a quella dei soci, e centro di imputazione degli interessi patrimoniali dell’impresa collettiva.

In particolare, va escluso che alle società di persone possa applicarsi, in via analogica, il novellato disposto del 2476 III co. c.c. che, con specifico riferimento [ LEGGI TUTTO ]

17 Maggio 2017

La disciplina applicabile alla revoca dell’amministratore nominato dallo stato o da enti pubblici

L’atto della nomina ex art. 2449 c.c. ha una natura essenzialmente privatistica, in quanto si fonda sul contratto di società, difettando nella fattispecie il potere pubblico, e ad esso si applica la disciplina di cui all’art. 2383, co. 3, c.c.

Responsabilità degli amministratori, onere della prova e criterio della differenza fra attivo e passivo fallimentare

Il mancato rinvenimento delle scritture contabili , pur non consentendo al curatore del fallimento di ricostruire le vicende societarie e aggravando i suoi compiti, non consente di ritenere che l’intero deficit patrimoniale della società sia allo stesso riconducibile per la considerazione che la contabilità registra gli accadimenti economici che interessano l’attività dell’impresa e non li determina

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4 Maggio 2017

ricorso ex art. 700 c.p.c. e ostensione documentale richiesta dagli amministratori

Il secondo comma dell’art. 2476 c.c., che riconosce ai soci il diritto di consultare i libri sociali e la documentazione inerente all’amministrazione, si riferisce solo ai soci non amministratori e non anche ai membri del consiglio di amministrazione [ LEGGI TUTTO ]