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24 Gennaio 2017

Inadempimento di contratto preliminare di compravendita di quote (asseritamente simulato per occultare contratto d’associazione in partecipazione)

La circostanza che il promittente acquirente si sia attivato per chiedere l’esecuzione di un contratto preliminare di compravendita di quote di s.r.l. solo ad otto anni di distanza dalla stipulazione del preliminare non è sufficiente a dimostrare fra le parti – in assenza di ulteriori prove, e fermo che l’azione non sia volta a far valere l’illiceità del contratto dissimulato – la simulazione relativa del contratto preliminare medesimo. [ LEGGI TUTTO ]

12 Ottobre 2016

L’amministratore non è responsabile per mera omissione o falsità del bilancio

La responsabilità dell’amministratore di società ex art. 2476, co. 3, c.c. presuppone non solo l’inadempienza dell’amministratore agli obblighi gravanti a suo carico, ma anche, per l’effetto di tali omissioni e condotte di mala gestio, che si siano prodotti danni al patrimonio della società.

In tale contesto, nel caso in cui non vi sia riscontro di danni al patrimonio sociale [ LEGGI TUTTO ]

28 Settembre 2016

Separata indicazione delle modalità di adempimento di un contratto per la cessione di quote di una srl: tra simulazione e datio in solutum

Il patto con il quale le parti precisano le modalità di adempimento delle obbligazioni che scaturisco da un altro contatto non costituisce un accordo simulato. Infatti, limitandosi a specificare quanto previsto nel contratto principale e prescrivendo [ LEGGI TUTTO ]

23 Settembre 2016

Contratto preliminare di cessione di quote di s.r.l. e successivo atto definitivo: interpretazione secondo la comune intenzione delle parti

Con riferimento alle fattispecie di cessione di partecipazioni sociali, rispetto alla quale vige un principio di libertà di forma del negozio e la forma scritta è richiesta solo a fini dell’opponibilità della cessione, l’omessa riproduzione nel contratto definitivo di una clausola presente nel contratto  preliminare non comporta [ LEGGI TUTTO ]

22 Luglio 2016

Accertamento dell’avvenuta cessione di partecipazioni di s.r.l.

Il contratto di trasferimento di quote di s.r.l. ha natura consensuale, sicché l’effetto traslativo della proprietà si perfeziona con l’accordo delle parti, mentre la formalizzazione per scrittura privata autenticata è necessaria, ai sensi dell’art. 2470 c.c., solo ai fini dell’iscrizione dell’atto [ LEGGI TUTTO ]

17 Maggio 2016

Invalidità del contratto di cessione di quote di s.n.c.

La mancanza di un’espressa garanzia circa il valore del patrimonio sociale e la qualità dei beni impedisce al compratore di domandare l’annullamento del contratto per errore essenziale ex art 1429, co. 2 c.c., ovvero di domandare [ LEGGI TUTTO ]

Inadempimento delle obbligazioni assunte in scrittura privata e variazione del progetto negoziale delle parti

Qualora il programma negoziale originariamente concepito dalle parti in un accordo tra privati, anche ove consacrato da rogito notarile, abbia uno sviluppo esecutivo del tutto innovativo, come nel caso in cui si verifichi la sostituzioni di una delle parti o, ancor più, sia [ LEGGI TUTTO ]

23 Febbraio 2016

Cancellazione della società: impossibilità sopravvenuta del contratto preliminare di cessione di quote

La intervenuta estinzione della società determina lo scioglimento, per impossibilità sopravvenuta, del contratto preliminare anteriormente stipulato di compravendita delle partecipazioni della stessa società, rendendo beni non più commerciabili le relative quote di partecipazione.

17 Febbraio 2016

Impugnazione di trasferimento di quote di capitale sociale e risarcimento del danno

Per lo scioglimento della comunione ereditaria, relativa ad una partecipazione sociale, è necessario un formale atto di divisione o volontario (scrittura privata autenticata o atto pubblico) ovvero giudiziario, con necessità, sia nell’uno che nell’altro caso, di successiva iscrizione nel Registro delle Imprese dell’atto o provvedimento di scioglimento.
Il contratto di vendita della quota di una società di capitali caduta in successione “mortis causa” è valido, ma ha solo efficacia obbligatoria fra le parti del contratto stesso e condizionata dall’attribuzione al socio cedente, in sede di divisione dei beni caduti in successione, di quel determinato bene (immateriale) ossia la partecipazione sociale in quella determinata percentuale. Per l’effetto, fino alla formale divisione, la cessione, avente ad oggetto la quota ideale di un bene ancora indiviso, non può essere opponibile né agli altri comproprietari né alla società.