Efficacia reale della prelazione statutaria. Opponibilità del patto. Inconfigurabilità di un diritto di riscatto.
Il patto di prelazione inserito nello statuto di una società di capitali ed avente ad oggetto l’acquisto delle partecipazioni sociali, poiché è preordinato a garantire un particolare assetto proprietario, ha efficacia reale, in caso di violazione, è opponibile anche al terzo acquirente [ LEGGI TUTTO ]
Eliminazione della clausola statutaria di prelazione, abuso della maggioranza e sospensione della delibera impugnata
E’ abusiva la delibera di soppressione del diritto di prelazione, là dove sia assunta dalla maggioranza quando sono presenti (o di imminente verificazione) i presupposti per l’esercizio, da parte del socio di minoranza, del diritto consacrato nella norma statutaria, la quale viene dunque eliminata allo scopo di evitare che il socio eserciti il diritto ivi previsto. L’eliminazione dallo statuto del diritto di prelazione è possibile in tanto in quanto essa non elimini anche nel contempo il diritto di prelazione esercitabile dal socio al momento della deliberazione o in un momento subito successivo.
Prelazione statutaria, cessione di azioni e responsabilità dell’amministratore
Se pure il patto di prelazione inserito nello statuto di una società di capitali ed avente ad oggetto l’acquisto delle azioni sociali ha efficacia reale, poiché è preordinato a garantire un particolare assetto proprietario, e, in caso di violazione, è opponibile anche al terzo acquirente, [ LEGGI TUTTO ]
Violazione della clausola statutaria di prelazione e opponibilità al giratario delle eccezioni derivanti da rapporti extracartolari intercorsi con il girante e con i precedenti possessori
Poiché clausole come quelle di prelazione (o di gradimento) sono tali da incidere sul rapporto tra l’elemento capitalistico e quello personale della società, accrescendo il peso del secondo elemento rispetto al primo, in base a quanto i soci valutino più adatto alle esigenze dell’ente, ne consegue che [ LEGGI TUTTO ]
Diritto del cessionario fiduciario di partecipazione societaria all’iscrizione a libro soci e clausola di prelazione statutaria con obbligo di offerta agli “altri soci”
In una intestazione fiduciaria di azioni nella quale il fiduciario è persona fisica e non una società fiduciaria ex lege n. 1966 del 1939, il soggetto interposto (realmente) acquista la titolarità delle azioni (c.d. “fiducia romanistica” o “fiducia cum amico”). Il cessionario fiduciario di partecipazione societaria [ LEGGI TUTTO ]
Rigetto di ricorso per sequestro di azienda ceduta
Anche a voler ammettere che il patto di prelazione si possa estendere all’ipotesi della cessione dell’azienda sociale (e non unicamente alla cessione delle quote), la violazione del patto avrebbe quale effetto il diritto del prelazionario pretermesso [ LEGGI TUTTO ]
Il diritto di prelazione nelle ipotesi di trasferimento infra soci
La clausola statutaria che preveda, senza ulteriori precisazioni, “il diritto di prelazione a favore dei soci nelle ipotesi di trasferimento delle quote sociali per atto tra vivi” non può essere interpretata nel senso di escludere la sua operatività con riguardo ai trasferimenti infra soci.
La denuntiatio rappresenta la mera dichiarazione di un’intenzione a vendere ad un terzo, volta ad innescare un’eventuale proposta di acquisto da parte dell’oblato, alle medesime condizioni dichiarate nella denuntiatio, proposta alla quale dunque, per la conclusione del negozio di cessione, deve far seguito un’ulteriore accettazione del denunziante, solo in presenza della quale si può dire concluso il negozio. E’ allora da respingere la configurazione della denuntiatio e del conseguente atto di esercizio della prelazione quali, rispettivamente, proposta contrattuale e correlativa accettazione, idonee a dar vita ad un negozio di cessione.
Richiesta del socio di iscrizione a libro soci e opposizione della società fondata sulla violazione del diritto di prelazione
Il trasferimento delle azioni compiuto in violazione della clausola di prelazione statutaria deve ritenersi inefficace nei confronti della società, che può dunque con il proprio organo amministrativo legittimamente rifiutare l’iscrizione del socio acquirente nel libro soci.
Simulazione di cessione della quota e applicazione della clausola di prelazione
Il patto di prelazione non trova applicazione al trasferimento di partecipazioni tra le parti del negozio fiduciario e in particolare in relazione al negozio di retrocessione della partecipazione societaria dal fiduciario al fiduciante. Tale deroga si estende anche al caso in cui la quota sia oggetto di retrocessione di una cessione simulata.
Non può tuttavia essere accolta l’istanza di sequestro giudiziario della quota che è stata ceduta al socio a seguito dell’esercizio del diritto di prelazione, se l’istante non formula alcuna domanda risarcitoria nei confronti del socio, né fornisce alcun elemento di prova in ordine al periculum.
Sostituzione di SGR: effetti sulla titolarità dei beni del Fondo
La sostituzione di SGR non determina il trasferimento della proprietà delle azioni incluse nel patrimonio del Fondo.
La SGR non ha la proprietà sostanziale dei beni inclusi nel fondo; di essi la SGR ha piuttosto [ LEGGI TUTTO ]