Responsabilità dei sindaci e prova del dolo ai fini dell’esclusione della copertura assicurativa. La clausola claims made.
In un giudizio avente ad oggetto (tra l’altro) la copertura assicurativa per la responsabilità civile dei sindaci di società l’eccezione dell’esclusione dell’operatività della polizza ex art. 1917 c.c. per i fatti dolosi compiuti dai sindaci richiede l’assolvimento di uno specifico onere probatorio da parte dell’impresa di assicurazioni che non può consistere nella mera valutazione di particolare gravità delle condotte professionali tenute dall’assicurato.
La previsione di una clausola claims made in un contratto di assicurazione per la responsabilità civile per fatto dei sindaci deve ritenersi pienamente lecita, non imponendosi rispetto al singolo contratto di assicurazione un test di meritevolezza degli interessi perseguiti dalle parti ai sensi dell’art. 1322, co. 2, c.c., laddove la tutela invocabile dal contraente assicurato agisce invece sul solo piano della libera determinazione del contenuto contrattuale e della “causa concreta” del contratto. La clausola in questione circoscrive infatti la copertura assicurativa in dipendenza di un fattore temporale aggiuntivo rispetto al dato costituito dall’epoca in cui è stata realizzata la condotta lesiva, e stabilisce quali siano, rispetto all’archetipo fissato dall’art. 1917 c.c., i sinistri indennizzabili, così venendo a delimitare l’oggetto, piuttosto che la responsabilità.
Transazione intercorsa tra il sindaco-convenuto e la società fallita successiva alla chiamata in manleva dell’assicuratore
E’ inammissibile in quanto costituisce mutazione della domanda originaria la chiamata in manleva da parte del sindaco di società fallita della compagnia di assicurazione con la quale ha sottoscritto una polizza di responsabilità professionale, laddove nelle conclusioni si ponga a base della manleva, oltre al rapporto assicurativo, il raggiungimento di una transazione tra il sindaco-convenuto e il fallimento-attore, assente al momento della domanda originaria, e come tale in grado di privare l’accertamento della vicenda sostanziale controversa dell’elemento connesso alla ricorrenza o meno della negligenza del convenuto nei confronti della società fallita e dei suoi creditori.
Sull’ambito applicativo dell’art. 1892 c.c.
La notifica dell’atto di appello eseguita presso il procuratore revocato e sostituito in primo grado è nulla e non inesistente e, come tale, suscettibile di sanatoria, con conseguente necessario accoglimento della richiesta di rinnovazione della notifica. [ LEGGI TUTTO ]
Condanna in sede penale degli amministratori e dei sindaci e conseguenze sull’indennizzo assicurativo
Contratto di assicurazione, informazioni riservate e database
Al di fuori delle ipotesi di litisconsorzio necessario di cui all’art. 102 c.p.c., il provvedimento del giudice di fissazione di una nuova udienza per consentire la citazione del terzo ai sensi dell’art. 269 c.p.c. ha natura discrezionale, sicché il giudice può rifiutare di accogliere detta istanza motivando la propria scelta sulla base di esigenze di economia processuale e di ragionevole durata del processo [ LEGGI TUTTO ]