Contratto preliminare di cessione azioni per persona da nominare
Nel caso di un contratto preliminare di cessione di azioni per persona da nominare, contenente una clausola di aggiustamento prezzo che vuole farsi valere nei confronti dell’asserito promissario acquirente nominato, il promittente venditore deve assolvere l’onere di provare che l’originaria promissaria acquirente abbia compiuto la designazione a favore dell’acquirente nominato nella stessa forma usata per il contratto e che quest’ultimo abbia accettato, subentrando quindi alla parte originaria, con acquisto degli stessi diritti ed assunzione dei medesimi obblighi originariamente in capo alla promissaria acquirente originaria.
Alternativamente manca la prova che tale clausola di aggiustamento prezzo sia stata riportata nel contratto sottoscritto dall’asserito promissario acquirente nominato.
Contratto di compravendita di quote per persona da nominare
Ai sensi degli artt. 1401 e ss. c.c., in un contratto di compravendita di quote per persona da nominare, a seguito dell’esercizio del potere di nomina da parte dell’acquirente, il terzo subentra nel contratto e, prendendo il posto della parte originaria, ne acquista i diritti ed assume gli obblighi con effetto retroattivo, dovendo quindi considerarsi fin dall’origine unica parte contraente contrapposta al venditore ed unico legittimato passivo di un’eventuale azione contrattuale di quest’ultimo (cfr. Cass. nn. 7217/2013; 9595/2015 e 23077/2009).