Sulla prova del versamento del contributo ambientale Conai: il principio di vicinanza della prova
Il principio di riferibilità o di vicinanza della prova pone in ogni caso l’onere della prova a carico del soggetto nella cui sfera si è prodotto l’inadempimento e che è, quindi, in possesso degli elementi utili per paralizzare la pretesa del creditore, sia questa diretta all’adempimento, alla risoluzione o al risarcimento del danno, fornendo la prova del fatto estintivo del diritto azionato, costituito dall’adempimento. In caso di mancata acquisizione delle schede extracontabili che il cedente deve redigere e produrre, la dicitura apposta sulla fattura emessa dal cedente “contributo ambientale Conai assolto” o equivalenti deve essere interpretata nel senso di ritenere il contributo assolto dal cessionario e non dal cedente.
Prescrizione del credito per contributi ambientali
Il credito per contributi ambientali al CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) non è soggetto al termine quinquennale di prescrizione di cui all’art. 2948 n. 4 c.c., che prevede la c.d. prescrizione breve per le prestazioni relative a “interessi e, in generale, tutto ciò che deve pagarsi periodicamente ad anno o in termini più brevi“.
Si ritiene, infatti, che ciascuna prestazione di pagamento del contributo ambientale vada qualificata come un adempimento autonomo di un’obbligazione unitaria e distinta che trova fonte nel singolo impegno negoziale avente come presupposto ognuna delle dichiarazioni di liquidazione e versamento rese dai consorziati al CONAI se e nella misura in cui i quantitativi di imballaggi o di materiali di imballaggio siano stati immessi al consumo nel periodo di riferimento. Qualora ciò non avvenga per qualunque ragione, non sorge alcun obbligo di versamento a carico dei consorziati, benché essi continuino a partecipare al Consorzio. [ LEGGI TUTTO ]