Sostituzione di delibera impugnata con altra presa in conformità alla legge: cessazione della materia del contendere
Natura ed effetti del negozio di sottoscrizione in sede di aumento di capitale. Forma degli impegni assunti dalla pubblica amministrazione.
L’effetto modificativo del contratto sociale non si produce automaticamente con la deliberazione di aumento del capitale, ma ciò avviene solo con il concorso delle volontà dell’ente e dei sottoscrittori del nuovo capitale deliberato e quindi, in una fase successiva e diversa da quella meramente deliberativa; pertanto, ai fini del perfezionamento dell’operazione di aumento di capitale, la deliberazione assembleare, con la quale è stato approvato l’incremento quantitativo del capitale, è sicuramente necessaria, ma non sufficiente, [ LEGGI TUTTO ]
Delibera assembleare s.p.a. Conflitto di interessi. Interesse sociale. Abuso di maggioranza
Sussiste conflitto di interessi tra socio e società quando il primo si trovi nella condizione di essere portatore -con riferimento a una specifica delibera- di un duplice e contrapposto interesse: da una parte il proprio interesse di socio e dall’altra l’interesse della società, e questa duplicità di interessi è tale per cui il socio non può realizzare l’uno se non sacrificando l’altro. [ LEGGI TUTTO ]
Natura dichiarativa della delibera di approvazione del bilancio e sospensione ex art. 2378, co. 4, c.c.
Va respinta la richiesta di sospensione della delibera di approvazione del bilancio in quanto inammissibile, avendo essa natura dichiarativa e di mero accertamento e come tale non suscettibile di esecuzione. [ LEGGI TUTTO ]
Esclusione di socio accomandatario e formalità della decisione
Ai sensi dell’art. 2287 c.c., applicabile anche ai soci accomandatari di una s.a.s. mercé il rinvio dell’art. 2318, l’esclusione di un socio di una società di persone non richiede la convocazione dell’assemblea dei soci e l’espressione della volontà in sede assembleare, essendo sufficiente [ LEGGI TUTTO ]
Nozione e limiti della figura dell’abuso di maggioranza nell’adozione delle delibere assembleari. Conflitto di interessi e delibera di scioglimento della società.
L’abuso o eccesso di potere è causa di annullamento delle deliberazioni assembleari allorquando la delibera non trovi alcuna giustificazione nell’interesse della società – per essere il voto ispirato al perseguimento da parte dei soci di maggioranza di un interesse personale antitetico a quello sociale – ovvero sia il risultato di una intenzionale attività fraudolenta dei soci maggioritari diretta a provocare la lesione dei diritti di partecipazione e degli altri diritti patrimoniali spettanti ai soci di minoranza uti singuli; al di fuori di tali ipotesi resta preclusa ogni possibilità di controllo in sede giudiziaria sui motivi che hanno indotto la maggioranza alla votazione della delibera di [ LEGGI TUTTO ]
Vizio di convocazione dell’organo collegiale e sanatoria. Rapporti tra delegante e delegato.
In ipotesi di discussione in ordine a un argomento non indicato nell’ordine del giorno della riunione, il soggetto che partecipa ai lavori dell’organo collegiale ha l’onere di dichiarare di non essere adeguatamente informato su quello specifico argomento (proprio in ragione della omessa indicazione nell’ordine del giorno) in modo tale da richiedere all’assemblea di soprassedere alla relativa discussione. [ LEGGI TUTTO ]
Impegno del socio ad effettuare un finanziamento a favore della società e “venir meno” della causa per cui l’obbligo è stato assunto
Srl non soggetta a revisione contabile e impugnazione del bilancio da parte di socio che rappresenta meno del cinque per cento del capitale sociale
Nel caso di srl non soggetta a revisione contabile, non può trovare applicazione l’articolo 2434 bis, comma secondo, c.c. in tema di quorum per l’impugnazione di delibere di approvazione del bilancio, dovendosi ritenere legittimato all’impugnazione anche il socio di minoranza che detenga una partecipazione al capitale inferiore al 5%.
Esclusione del socio da una cooperativa e onere della prova
Nel giudizio promosso dal socio in opposizione alla deliberazione di esclusione dalla società, quest’ultima assume veste sostanziale di parte istante per la risoluzione del rapporto ed è per l’effetto tenuta a provare il fatto specifico in base al quale risulti adottata quella deliberazione, senza poter invocare in giudizio [ LEGGI TUTTO ]