Diritti partecipativi riconosciuti al socio receduto
Al socio receduto, in ragione della manifestata volontà di fuoriuscire dalla compagine monetizzando la sua quota di partecipazione, possono essere riconosciuti i soli diritti partecipativi funzionali alla valorizzazione della quota che deve essergli liquidata, l’attribuzione di tutte le posizioni partecipative ordinarie risultando incongrua in quanto non più collegata alla partecipazione sociale in senso proprio e in particolare l’attribuzione della legittimazione ad impugnare non essendo più connessa all’interesse ad agire – tipico del socio non receduto – quanto alla rispondenza allo schema legale delle delibere assembleari, il tutto salvo il caso che l’esercizio dei diritti partecipativi sia strumentale rispetto alla salvaguardia del patrimonio sociale in vista della liquidazione della quota e che l’impugnazione sia rivolta nei confronti di delibere anch’esse idonee ad incidere rispetto a tale liquidazione.
Sospensione cautelare di covenant che impone vincoli di governance
Non vi è un pregiudizio apprezzabile e irreparabile dei diritti sociali – tale da integrare il requisito del periculum per la concessione di una misura d’urgenza ex art. 700 c.p.c. – nell’ipotesi in cui [ LEGGI TUTTO ]