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Responsabilità dei sindaci e prova del dolo ai fini dell’esclusione della copertura assicurativa. La clausola claims made.

In un giudizio avente ad oggetto (tra l’altro) la copertura assicurativa per la responsabilità civile dei sindaci di società l’eccezione dell’esclusione dell’operatività della polizza ex art. 1917 c.c. per i fatti dolosi compiuti dai sindaci richiede l’assolvimento di uno specifico onere probatorio da parte dell’impresa di assicurazioni che non può consistere nella mera valutazione di particolare gravità delle condotte professionali tenute dall’assicurato.

La previsione di una clausola claims made in un contratto di assicurazione per la responsabilità civile per fatto dei sindaci deve ritenersi pienamente lecita, non imponendosi rispetto al singolo contratto di assicurazione un test di meritevolezza degli interessi perseguiti dalle parti ai sensi dell’art. 1322, co. 2, c.c., laddove la tutela invocabile dal contraente assicurato agisce invece sul solo piano della libera determinazione del contenuto contrattuale e della “causa concreta” del contratto. La clausola in questione circoscrive infatti la copertura assicurativa in dipendenza di un fattore temporale aggiuntivo rispetto al dato costituito dall’epoca in cui è stata realizzata la condotta lesiva, e stabilisce quali siano, rispetto all’archetipo fissato dall’art. 1917 c.c., i sinistri indennizzabili, così venendo a delimitare l’oggetto, piuttosto che la responsabilità.

23 Aprile 2020

Illegittimità dell’utilizzo dello scatto fotografico liberamente reperibile sul motore di ricerca google

Fermo restando che, in calce all’esito della ricerca, è esposto da parte della stessa Google specifico avviso secondo il quale le immagini raffigurate potrebbero «essere oggetto di copyright», la mera disponibilità sul web di una fotografia non costituisce certamente presunzione di assenza di privative autorali, gravando semmai sull’internauta l’onere di accertare l’esistenza, o meno, di diritti in capo a soggetti terzi.

Ed infatti, appartiene al bagaglio nozionistico del medio professionista, in particolar modo se operatore del c.d. fashion business, il noto principio secondo il quale l’utilizzo di una fotografia senza richiedere la liberatoria dell’autore o senza comunque sincerarsi che l’immagine sia di libera riproduzione costituisce, pacificamente, ipotesi di contraffazione.

23 Gennaio 2020

Opposizione a decreto ingiuntivo avente ad oggetto il pagamento del corrispettivo dovuto al mandatario brevettuale

Le obbligazioni inerenti l’esercizio dell’attività professionale, e in particolare quelle di un mandatario brevettuale, sono obbligazioni di mezzi e non di risultato, in quanto il professionista, assumendo l’incarico, si impegna a prestare la propria opera per raggiungere il risultato desiderato, ma non a conseguirlo. Pertanto, ai fini del giudizio di responsabilità nei confronti del professionista, rilevano le modalità dello svolgimento dell’attività in relazione al parametro della diligenza fissato dall’art. 1176, secondo comma, c.c.

L’obbligazione consistente nella stessura e nel deposito di un brevetto da parte di un mandatario brevettuale può comportare la soluzione di problemi tecnici di particolare difficoltà, dovendo essere affrontate questioni nuove, particolarmente complesse, le cui criticità si manifestano anche per i professionisti del più alto livello. In tale specifico campo la responsabilità del professionista è limitata alle ipotesi di dolo o colpa grave.

6 Aprile 2017

Revoca della dichiarazione di risoluzione e buona fede nell’esecuzione del contratto

La buona fede implica che ciascuna parte negoziale si comporti in modo da salvaguardare l’interesse che ha mosso la controparte alla stipulazione
dell’accordo.