Relazione del curatore fallimentare e prova del periculum del sequestro conservativo nei confronti dell’amministratore delegato di S.r.l. fallita
L’efficacia probatoria del contenuto della relazione redatta dal curatore fallimentare va diversamente valutata a seconda della natura delle risultanze da essa emergenti: mentre, infatti, la relazione, in quanto formata da un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni, fa piena prova fino a querela di falso degli atti e dei fatti che egli attesta essere stati da lui compiuti o essere avvenuti in sua presenza, [ LEGGI TUTTO ]
Estinzione del processo per tardiva riassunzione dello stesso a seguito dell’operatività automatica della causa di interruzione costituita dalla dichiarazione di fallimento di una delle parti
La conoscenza legale dell’evento interruttivo in capo alla parte interessata alla riassunzione deve intendersi in senso processualcivilistico con riferimento non alla data di iscrizione della sentenza di fallimento nel registro delle imprese, ma [ LEGGI TUTTO ]
Responsabilità dell’amministratore di diritto per l’attività gestionale svolta dall’amministratore di fatto
Il soggetto che accetti di ricoprire la carica di amministratore di una società di capitali e consenta poi, con pieno assenso e consapevolezza, che a gestire l’impresa sociale sia in via di fatto un terzo, è [ LEGGI TUTTO ]
Inadempimento contrattuale e compensazione giudiziale
Effetti del fallimento sui rapporti pendenti e clausola arbitrale
Non sussiste una automatica estinzione delle obbligazioni assunte dal soggetto fallito per effetto dell’intervenuto fallimento: ciò contrasterebbe con la funzione dell’art. 72 L. Fall., secondo il quale “sono inefficaci le clausole negoziali che fanno dipendere la risoluzione del contratto dal fallimento”. [ LEGGI TUTTO ]
Illeciti nella gestione societaria e azione di responsabilità esercitata dal curatore nei confronti degli amministratori (di diritto e di fatto)
Sono responsabili del danno arrecato alla società dichiarata fallita i soggetti – amministratori di diritto o di fatto – che abbiano finalizzato l’intera attività della società alla esecuzione di una programma criminoso di gestione di affari (nel caso di specie, in sistematica violazione della disciplina fiscale vigente).
Fallimento e protezione dei segni distintivi. Registrazione in mala fede.
Il curatore fallimentare è legittimato ad agire per la protezione del marchio di ritenuta titolarità dell’azienda sottoposta a procedura concorsuale al fine di tutelare tale elemento attivo e dunque l’integrità del patrimonio aziendale e al fine di recuperare attività ritenute illegittimamente dismesse. [ LEGGI TUTTO ]
Richiesta di restituzione di fotocolor originali e obblighi del depositario
La competenza a pronunciarsi in relazione alla domanda di manleva è attratta dalla competenza del Tribunale fallimentare ai sensi dell’art. 24 l. fall. che si applica a tutte le azioni che derivino dal fallimento. In particolare, al concetto di «derivazione» deve attribuirsi l’ampio significato di incidenza sul patrimonio del fallito laddove l’azione sia diretta ad un prelevamento sull’attivo fallimentare che non può attuarsi se non attraverso il procedimento di verifica del passivo.
Decorrenza del termine per la riassunzione del processo a seguito di fallimento della controparte
L’art. 43 l.f., secondo il quale l’apertura del fallimento determina l’interruzione del processo, deve essere inteso nel senso che il termine perentorio previsto dall’art. 305 c.p.c. per la riassunzione del processo decorre non dalla data della sentenza dichiarativa di fallimento, né – come invece affermato da alcuni precedenti di legittimità – dalla data di iscrizione della sentenza nel Registro delle Imprese, bensì [ LEGGI TUTTO ]
Omessa o irregolare tenuta delle scritture contabili e fallimento della società
La totale assenza di contabilità sociale o la tenuta della stessa in modo sommario giustifica l’esercizio dell’azione di responsabilità nei confronti degli amministratori ex art. 2392 c.c., trattandosi di violazione di specifici obblighi di legge idonei a tradursi in un pregiudizio per il patrimonio sociale.