Interruzione delle trattative e restituzione del deposito cauzionale
Trattative per la cessione di partecipazioni sociali e responsabilità precontrattuale
In tema di trattative finalizzate alla possibile cessione di partecipazioni sociali, affinché il recesso dalle trattative stesse sia considerato contrario al dovere di buona fede ex art. 1337 c.c. e, di conseguenza, idoneo a configurare un’ipotesi di responsabilità precontrattuale, occorre che le predette trattative siano pervenute ad uno stadio avanzato, vale a dire che si sia raggiunto un avvicinamento apprezzabile al buon esito delle medesime.
Negata la domanda di risarcimento per perdita di chances se le trattative sono appena iniziate
In tema di risarcimento danno per perdita di chances, qualora le trattative per la cessione di quote di una società di capitali siano appena iniziate, le occasioni alternative perse non sono imputabili alle trattative in corso, ma ad una libera scelta della parte contrattuale, non ravvisandosi [ LEGGI TUTTO ]
Trattative negoziali nella compravendita di quote sociali e responsabilità precontrattuale
Il Tribunale, dopo aver escluso l’esistenza di un obbligo in ordine alla conclusione dell’operazione di compravendita di quote – alla stregua della letterale formulazione dell’offerta nel caso di specie – ha ritenuto di non ravvisare gli estremi della mala fede nell’abbandono delle trattative da parte dei convenuti. [ LEGGI TUTTO ]
Differenza tra minuta e contratto preliminare di trasferimento di brevetto e riflessi sulla responsabilità
Una serie di meri appunti (ancorché in qualche passaggio molto articolati) riguardanti la cessione di un brevetto, in cui le parti si limitano ad esternare le loro intenzioni e si propongono di tradurle in successivi accordi, non costituisce [ LEGGI TUTTO ]
Responsabilità precontrattuale per interruzione delle trattative
Non sussiste responsabilità precontrattuale qualora la trattativa, volta alla costituzione di una società per lo svolgimento di un’attività (di sfruttamento di un marchio da acquisire) in comune, sia stata interrotta non per fatto volontario di una delle parti, bensì in ragione di un fatto di un terzo, anche qualora una delle parti abbia successivamente svolto l’attività in proprio (nella specie, il terzo titolare del marchio acquisendo si rifiutava di cedere il medesimo se alla newco cessionaria avesse partecipato una delle parti, sua concorrente).