Sull’applicazione analogica dell’art. 2437-ter, sesto comma, c.c.
L’art. 2437-ter, sesto comma, c.c. consente al socio che intenda contestare la determinazione del valore delle partecipazioni operata dall’organo amministrativo ai fini dell’esercizio del diritto di recesso di adire l’autorità giudiziaria, chiedendo la nomina di un esperto. La norma presuppone dunque che l’organo amministrativo abbia riconosciuto una determinata delibera come potenzialmente idonea a determinare il recesso dei propri soci e abbia provveduto nelle forme di legge alla stima delle azioni di cui è titolare il socio recedente. Essa, tuttavia, deve ritenersi applicabile in via analogica all’ipotesi in cui l’organo amministrativo non abbia riconosciuto la legittimità del recesso del socio e provveduto alla stima delle azioni, poiché in tal caso il Tribunale può, ancorché in via incidentale e senza efficacia di giudicato, procedere ad una deliberazione sulla legittimità del recesso esercitato dal socio.
La partecipazione societaria di minori: acquisto della partecipazione e diritto di voto
Come desumibile dal combinato disposto degli artt. 2471-bis c.c. e 2352 c.c., all’usufruttuario spetta il diritto di voto nelle assemblee, siano esse ordinarie o straordinarie. Pertanto, poiché il soggetto esercente la potestà genitoriale nei confronti di minori titolari di partecipazione societaria agisce iure proprio nell’esercizio del diritto di voto e non come rappresentante dei minori (in qualità di usufruttario ex art. 324 cod. civ.), non si richiede l’autorizzazione del giudice tutelare per l’esercizio del diritto suddetto. [ LEGGI TUTTO ]
Aumenti di capitale e contratti di trasferimento di quote sociali ad efficacia obbligatoria, vendita di quote sociali altrui e differenze con la cessione di partecipazione propria
Non esiste nell’ordinamento un divieto di formulare nello stesso giudizio domande fra di loro incompatibili, purché ciascuna di esse sia sufficientemente descritta (Cass. civ., sez. III, n. 8674/2017). [ LEGGI TUTTO ]
E’ ammissibile la riduzione di un sequestro conservativo attuato su quota di s.r.l.
Qualora il valore della quota assoggettata a sequestro conservativo sia sproporzionato per eccesso rispetto all’ammontare del sequestro accordato, è ammissibile la riduzione ex artt. 496 e 676 c.p.c. del vincolo ad una porzione inferiore del capitale sociale, stante la divisibilità della quota di s.r.l. [ LEGGI TUTTO ]
Interesse del socio alla chiarezza del bilancio e valutazione in concreto dell’idoneità del bilancio a fornire le informazioni sulla consistenza patrimoniale ed efficienza della società e sul valore della partecipazione del socio
Il giudizio in materia di impugnativa di bilancio non può risolversi in una verifica formale del rispetto di alcuni principi contabili di riferimento ma deve piuttosto accertare l’effettiva adeguatezza del documento sottoposto alla approvazione assembleare a fornire una informazione chiara e completa in ordine allo stato della società [ LEGGI TUTTO ]
Sospensione della delibera assembleare di approvazione di un progetto di scissione che prevede l’assegnazione di taluni cespiti patrimoniali a favore di società interamente controllate senza che siano attribuite quote delle beneficiarie ai soci della scissa
La delibera assembleare di approvazione di un progetto di scissione di s.p.a. che preveda l’assegnazione di taluni cespiti patrimoniali a favore di s.r.l. dalla stessa interamente controllate, senza che siano attribuite quote delle beneficiarie ai soci della scissa, è illegittima [ LEGGI TUTTO ]
Cessione di quote e prescrizione del diritto di credito
Il termine prescrizionale abbreviato previsto dall’art. 2949 c.c. trova applicazione per tutti quei diritti che scaturiscono dalle relazioni intercorrenti tra i soggetti dell’organizzazione sociale in ragione del contrato di società; esso dunque non è applicabile all’ipotesi del diritto di credito derivante dalla cessione di quote sociali. [ LEGGI TUTTO ]