Accertamento di un patto fiduciario e condanna a trasferire le partecipazioni
In tema di prova documentale il disconoscimento delle copie fotostatiche di scritture prodotte in giudizio, ai sensi dell’art. 2719 c.c., impone che, pur senza vincoli di forma, la contestazione della conformità delle stesse all’originale venga compiuta, a pena di inefficacia, mediante una dichiarazione che evidenzi in modo chiaro ed univoco sia il documento che si intende contestare, sia gli aspetti differenziali di quello prodotto rispetto all’originale, non essendo invece sufficienti né il ricorso a clausole di stile né generiche asserzioni.
I diritti di sincronizzazione non trovano nel bollettino SIAE né il titolo attributivo né la regolamentazione quantitativa
I diritti di sincronizzazione non rientrano tra quelli amministrati ex lege dalla SIAE in via esclusiva, e non trovano dunque nel bollettino SIAE né il titolo attributivo né la conseguente regolamentazione quantitativa. La disciplina dell’art. 180 L.A., che individua i diritti amministrati in via esclusiva da SIAE, non comprende i diritti di sincronizzazione. Il dato letterale della norma evidenzia senza dubbio che l’attività di intermediazione dei diritti, esercitata per le finalità di cui al comma 2 è da riferirsi, quanto alle opere musicali, ai diritti di esecuzione pubblica delle opere e ai diritti di riproduzione fonomeccanica, secondo quanto statuito al comma 1. L’esclusiva che la legge riserva alla SIAE è limitata a tale ambito tassativamente delimitato, non suscettibile di estensione in via di interpretazione analogica.
Ne consegue che la pretesa sui diritti di sincronizzazione non può essere dedotta sulla base del bollettino SIAE; esso è assimilabile ad una scrittura privata mediante la quale le parti che lo sottoscrivono regolano i rispettivi diritti di sfruttamento economico quanto ai diritti amministrati in esclusiva da SIAE, ma il suo oggetto non si estende oltre tali limiti ed il fatto costitutivo della pretesa deve essere reperito altrove. [Nella specie è stata rigettata per carenza di prova la domanda attorea relativa a pretesi diritti di sincronizzazione, derivanti dall’abbinamento di un’opera musicale ad altre creazioni pubblicitarie, basata esclusivamente sulle quote editoriali risultanti dal bollettino SIAE]