Responsabilità degli amministratori di s.p.a. a partecipazione pubblica. Rapporti tra giurisdizione ordinaria ed erariale. Insindacabilità delle scelte gestionali. Sindacabilità della mancanza di diligenza o dell’omissione di cautele propedeutiche alle scelte gestionali
All’amministratore di una società non può essere imputato, a titolo di responsabilità, di aver compiuto scelte inopportune dal punto di vista economico, atteso che una tale valutazione attiene alla discrezionalità imprenditoriale e può pertanto eventualmente rilevare come giusta causa di sua revoca, ma non come fonte di responsabilità contrattuale [ LEGGI TUTTO ]
Risarcimento del danno da investimento del titolo azionario
Una indebita sopravvalutazione del titolo sul mercato può condurre al risarcimento del danno patito dall’azionista perché egli, fidando sulla veridicità delle comunicazioni diffuse, avrebbe acquistato ciò che diversamente non avrebbe acquistato, quantomeno a quei prezzi.
Condizioni per la configurabilità di in un siffatto danno sono: [ LEGGI TUTTO ]
Azioni di responsabilità degli amministratori di s.r.l. promosse dal curatore fallimentare; la figura dell’amministratore di fatto e profili di responsabilità
Le norme di cui agli artt. 2392 e 2394 c.c., riferite espressamente alle s.p.a., devono ritenersi entrambe applicabili analogicamente, ex art. 12 disp. prel. c.c., anche alle s.r.l., attesa l’identità della ratio ad esse sottesa, nonostante il riferimento all’azione di cui all’art. 2394 c.c. non sia contemplato dall’art. 2476 c.c.; l’opposta interpretazione, infatti sarebbe illogica, irragionevole e presenterebbe dei probabili profili di incostituzionalità. Per effetto del fallimento di una società di capitali, dunque, la responsabilità degli amministratori sia nelle s.p.a., sia nelle s.r.l., ex artt. 2392 c.c. (azione sociale), e 2394 c.c. (azione dei creditori), confluiscono in un’unica azione unitaria e inscindibile esercitata dal curatore ex art. 146 l. fall. [ LEGGI TUTTO ]
Responsabilità dell’amministratore e socio di srl per svolgimento di attività in concorrenza
L’azione di responsabilità ex art. 2476 cod. civ. e la conseguente richiesta risarcitoria promossa contro l’amministratore e socio di s.r.l. per aver violato i doveri di corretta amministrazione, sia ostacolando la corretta distribuzione e commercializzazione del prodotto della società attrice sul mercato, sia organizzando una parallela linea di produzione e contraffazione di detto prodotto, deve essere rigettata qualora [ LEGGI TUTTO ]
Criteri illegittimi di quantificazione del danno nelle azioni di responsabilità promosse nei confronti degli amministratori
Il criterio in funzione del quale si imputa a danno risarcibile l’intero deficit fallimentare (quale, peraltro, unilateralmente stimato dai medesimi organi della procedura che hanno avviato il giudizio) risulta ammissibile [ LEGGI TUTTO ]
Operazioni con parti correlate e responsabilità da attività di direzione e coordinamento.
L’amministratore di società che intende ottenere la proprietà di un edificio da costruire può anche (sebbene sia sconsigliabile) utilizzare lo schema della vendita di cosa futura, ma certamente quell’utilizzo è negligente se sono prevedibili varianti all’opera e, in ogni caso, è foriera di responsabilità la decisione di non considerare la revisione del prezzo originario in ragione della posticipazione della consegna dell’opera. [ LEGGI TUTTO ]
Responsabilità solidale del terzo con l’amministratore per danni causati alla società
È responsabile verso la società, in solido con l’amministratore, il professionista che ha concorso a causare un evento dannoso pur direttamente imputabile alla negligente condotta dell’amministratore stesso [ LEGGI TUTTO ]
Responsabilità dell’amministratore di srl nei confronti dei terzi. Applicazione della clausola di foro competente.
Non può ricavarsi la responsabilità dell’amministratore di s.r.l. nei confronti di un terzo in ragione dell’inadempimento contrattuale della società dallo stesso amministrata, dovendosi invece dimostrare il diverso presupposto della condotta illecita, dolosa o colposa, al quale è conseguito il danno diretto subito dall’attore.
La clausola di foro contenuta in un contratto tra due società non produce effetti quando una di queste agisca per far valere la responsabilità dell’amministratore dell’altra per danni cagionati da quest’ultimo.