La rinuncia alla carica di amministratore nella s.r.l.
La disciplina delle s.r.l. nulla dispone in materia di cessazione dell’incarico degli amministratori, lasciando ampio spazio all’autonomia privata. Nell’ipotesi in cui lo statuto nulla prevede al riguardo, può allora trovare applicazione, in via analogica, l’art. 2385 c.c. dettato in tema di s.p.a., ai sensi del quale la rinunzia all’ufficio di amministratore ha effetto immediato se rimane in carica la maggioranza del consiglio di amministrazione
La rinuncia all’ufficio di amministratore integra atto unilaterale recettizio, che produce il suo effetto nel momento in cui la comunicazione perviene al consiglio di amministrazione e dal quel momento essa diviene irrevocabile. L’atto unilaterale ricettizio non può, infatti, essere revocato o posto nel nulla dallo stesso soggetto che ha emesso la dichiarazione di volontà, dopo che la conoscenza da parte del destinatario lo abbia perfezionato.