Condanna dell’ex-amministratore al risarcimento del danno conseguente alla prosecuzione dell’attività sociale a fronte della perdita integrale del capitale e quantificazione dello stesso nella differenza tra lo sbilancio fallimentare e l’importo del patrimonio netto risultante dal bilancio dell’esercizio precedente
Scioglimento di s.a.s. per morte del socio accomandante e omessa ricostituzione della pluralità dei soci
In una società in accomandita semplice, il venir meno di una categoria di soci e la sua mancata ricostituzione nel termine semestrale ex art. 2323 cc non determina l’estinzione della società ma il suo scioglimento, evento che non interferisce in alcun modo sulla circolazione delle partecipazioni sociali, che ben possono essere alienate anche [ LEGGI TUTTO ]
Accertamento giudiziale dello stato di scioglimento di società
Il ricorso con cui si chiede l’accertamento giudiziale di una causa di scioglimento della società ex art. 2485 cc deve essere notificato tanto alla società quanto ai soci, essendo questi ultimi pienamente legittimati a contraddire in ordine alla sussistenza di una causa di scioglimento.
Il procedimento instaurato in sede di volontaria giurisdizione non può essere sospeso ex art. 295 cc, posto che in tale procedimento le decisioni sono pronunciate “allo stato degli atti e e rebus sic stantibus”, senza alcuna idoneità al giudicato.
Presupposti della dichiarazione giudiziale di scioglimento della società ex art. 2484, co. 1, n. 3 e della nomina giudiziale dei liquidatori ex art. 2487, co. 2
Ai fini della dichiarazione giudiziale di scioglimento della società ex art. 2484, co. 1, n. 3, il giudice è chiamato ad accertare la sussistenza o meno di una causa di scioglimento della società sulla base degli elementi oggettivi indicati dalla legge. In particolare, egli non può escludere [ LEGGI TUTTO ]
Scioglimento della società per impossibilità di funzionamento dell’assemblea
Sui presupposti della responsabilità dell’amministratore per omesso accertamento di una causa di scioglimento
Va esclusa la possibilità di attribuire alla violazione dell’obbligo “formale” di messa in liquidazione della società una qualsiasi automatica incidenza negativa sul patrimonio sociale, tale da fondare la responsabilità dell’amministratore ai sensi dell’art. 2485, 1° comma, cod. civ.
L’art. 2485, 1° comma, cod civ., nella parte in cui prevede che l’amministratore che non provvede agli adempimenti dovuti in materia di messa in liquidazione è chiamato a rispondere “per i danni subiti dalla società”, fa riferimento a danni che siano “in fatto” riconducibili alla omissione della condotta doverosa, secondo ordinario e imprescindibile nesso di causalità, con conseguenti oneri di allegazione e di prova indiscutibilmente a carico di chi agisca in giudizio.
Responsabilità degli amministratori di s.r.l. verso la società per illegittima prosecuzione dell’attività sociale dopo lo scioglimento per perdita del capitale sociale
Nel caso di scioglimento della s.r.l. per perdita del capitale sociale, è illegittimo ex art. 2486, comma 1, c.c. il comportamento degli amministratori che proseguano l’attività di impresa in ottica non meramente conservativa, intesa non già come successione di singole operazioni tra loro atomisticamente frazionabili, bensì come ciclo continuo di acquisto-produzione-commercializzazione. [ LEGGI TUTTO ]
Clausola arbitrale, azione di responsabilità sociale e prova del danno, accertamento dello scioglimento
Deve ritenersi nulla per contrasto con l’art. 34 d.lgs. 5/03 la clausola arbitrale che fa rinvio per la nomina degli arbitri a un regolamento (nella specie, della Camera Arbitrale presso la Camera di Commercio di Milano) che prevede una almeno parziale nomina degli arbitri delle stesse parti interessate. [ LEGGI TUTTO ]
Società di fatto
Il soggetto legittimato passivo di una richiesta di pagamento della quota di liquidazione spettante a uno dei soci allo scioglimento del rapporto sociale è certamente la società, ma nel caso di una società di persone e tanto più di una società di fatto il contraddittorio deve ritenersi correttamente instaurato anche con la citazione di tutti gli altri soci.
Estinzione del diritto di usufrutto su quota di s.r.l. per condotta abusiva dell’usufruttuario
L’usufruttuario di una partecipazione sociale deve astenersi da comportamenti che possano arrecare ingiusto danno al nudo proprietario della quota ed in particolare da modi di esercizio del diritto di voto che possano compromettere la conservazione del valore economica della partecipazione in società, esponendosi altrimenti al rischio di estinzione dell’usufrutto nonché all’azione risarcitoria del proprietario leso. [ LEGGI TUTTO ]