Obbligo del contraddittorio nelle controversie interne alle società di persone
Nei processi in cui è parte una società di persone e si controverte di rapporti interni fra soci, il contraddittorio deve essere instaurato nei confronti di tutti i soci. [ LEGGI TUTTO ]
Nullità del bilancio finale di liquidazione formato in difetto della necessaria attività liquidatoria
L’attività liquidatoria deve precedere la formazione del bilancio speciale disciplinato dall’art. 2311 c.c., che non è un ordinario bilancio annuale ma raccoglie ed evidenzia gli esiti della attività di realizzo degli attivi e soddisfazione dei creditori; al contrario, i diritti e i beni non compresi nel bilancio di liquidazione della società estinta, che permangono dopo la liquidazione, si trasferiscono ai soci, in regime di contitolarità o comunione indivisa.
La posizione dei soci illimitatamente responsabili nel procedimento ex art. 671 c.p.c.
La liquidazione del valore di una quota di partecipazione a una società in nome collettivo costituisce un’obbligazione che grava direttamente sulla società: i soci, pertanto – pur potendo rispondere in solido ex artt. 2291 e 2304 c.c. – non sono litisconsorti necessari in un processo che abbia ad oggetto l’accertamento di tale obbligo. [ LEGGI TUTTO ]
Responsabilità dell’amministratore di società di persone per prelievi ingiustificati
L’amministratore di società di persone è equiparato al mandatario quanto al regime di responsabilità applicabile, che ha natura contrattuale. Ne consegue che egli, convenuto in un giudizio di responsabilità per prelievi ingiustificati dalle casse sociali, è onerato di dimostrare la specifica finalità – diversa dalla mera locupletazione – per la quale il prelievo è stato effettuato (ad esempio: come retribuzione dell’incarico, per fini sociali, come anticipo sugli utili futuri). [ LEGGI TUTTO ]
Azione individuale del socio contro l’amministratore nelle società di persone
La struttura del diritto azionato dal socio amministratore di una società in nome collettivo contro l’altro socio amministratore a titolo di danno personale e diretto, e quindi la sua natura di azione di responsabilità del socio ad instar dell’art. 2395 c.c. [ LEGGI TUTTO ]
Competenza in materia di concorrenza sleale e società di persone
Appartiene al Tribunale ordinario e non alle Sezioni Specializzate in materia di impresa, la competenza a decidere sulla domanda di accertamento di un’ipotesi di concorrenza sleale cosiddetta pura in cui la prospettata lesione degli interessi della società danneggiata riguardi l’appropriazione, mediante storno di dirigenti, di informazioni aziendali, di processi produttivi e di esperienze tecnico-industriali e commerciali [ LEGGI TUTTO ]
Validità della delibera di esclusione di un socio nelle società di persone
Nelle società di persone è validamente assunta la delibera di esclusione di un socio ove quest’ultimo abbia ricevuto comunicazione della delibera medesima al fine di proporre opposizione. La delibera di esclusione non richiede, infatti, né che siano stati consultati tutti i soci [ LEGGI TUTTO ]
L’autonoma soggettività delle società di persone: il socio non è comproprietario dell’azienda sociale
Costituisce principio indefettibile della disciplina societaria, anche con riferimento alle società di persone, pur dotate di autonomia patrimoniale imperfetta, la distinzione tra il patrimonio del socio e il patrimonio di cui è titolare la società, talché il socio, come tale, non è titolare in proprio del secondo nè può disporne in proprio [ LEGGI TUTTO ]
Azione sociale di responsabilità esercitata dal socio di società di persone e scioglimento per impossibilità di conseguire l’oggetto sociale: profili sostanziali e processuali
Nelle società personali, atteso che il diaframma tra l’ente collettivo -non personificato e sprovvisto di autonomia patrimoniale perfetta- e le persone dei suoi soci è più elastico e permeabile rispetto agli enti personificati, il necessario contraddittorio [ LEGGI TUTTO ]
Violazione di patto di non concorrenza e riconduzione ad equità della penale contrattualmente pattuita.
L’esercizio del potere di diminuire equitativamente la penale si fonda sul presupposto che il giudicante debba valutare, nel caso concreto, se la quantificazione della clausola penale consenta di mantenere l’equilibrio contrattuale, rispettando l’interesse del [ LEGGI TUTTO ]