Sull’asserita distrazione o sottrazione di beni dal magazzino
La domanda risarcitoria che si fondi su un’asserita distrazione o svendita dei beni del magazzino deve essere rigettata, se emerge che l’effettivo scostamento della valorizzazione del magazzino in bilancio non si fonda sul riscontro di uno scarto tra consistenza materiale del magazzino e quantità di beni valutati, ma sull’applicazione di un diverso criterio di valutazione da parte del CTU rispetto a quello utilizzato in bilancio.