Valore probatorio della pronuncia sanzionatoria dell’AGCM e risarcimento del danno causato da illecito antitrust.
La pronuncia sanzionatoria dell’AGCM riveste carattere di prova privilegiata nel procedimento avanti al giudice ordinario relativo alle conseguenze della condotta accertata (risarcitorie e sui rapporti contrattuali), anche in ordine alla sussistenza del comportamento accertato e alla sua qualificazione come abuso della posizione dominante, ovviamente restando a carico del giudice ordinario la valutazione di tutti gli ulteriori elementi, in particolare il nesso causale, la quantificazione di eventuale danno, la nullità delle clausole contrattuali frutto di abuso.
Il monopolista legale non ha il potere di subordinare la concessione o la misura dei corrispettivi di beni o servizi che deve fornire alla generalità degli utenti a valutazioni “autoritative” circa l’effettiva necessità degli stessi per il soggetto richiedente.
La circostanza che il danno da abuso si concretizzi in un contratto, non muta la configurazione particolare dell’illecito, presumibilmente assimilabile ad una fattispecie di responsabilità precontrattuale, i cui effetti si possono riversare sul contratto, viziandolo (oltre che essere riguardati sotto il profilo della responsabilità aquiliana).
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Carmine Di Benedetto
Dottorando di ricerca in Diritto privato, diritto romano e cultura giuridica europea presso l'Università di Pavia. Laurea in Giurisprudenza (110/110 con lode) presso Università Commerciale Luigi Bocconi, Milano, 2013....(continua)