L’amministratore di una società ha l’obbligo di attivarsi tempestivamente per la ricapitalizzazione o, in alternativa, per la messa in liquidazione quando il patrimonio netto risulti negativo, evitando il proseguimento di una gestione dannosa per i creditori. L’omessa attivazione di procedure concorsuali, il mancato deposito dei bilanci e la stipula di atti che aggravino l’indebitamento sociale costituiscono elementi idonei a fondare una responsabilità per mala gestio ex art. 255 C.C.I.I. e a giustificare l’adozione di misure cautelari, come il sequestro conservativo sui beni dell’ex amministratore, a tutela del patrimonio destinato ai creditori.