La dichiarazione di accettazione da parte del creditore dell’offerta reale contenuta in un verbale notarile e la contestuale esazione dei contenuti dell’offerta (nella specie ritiro da parte del creditore di assegni a lui intestati) senza alcuna specificazione di imputazione del pagamento, in ipotesi di obbligazioni tra stessi soggetti, deve intendersi a saldo dell’obbligazione indicata dal debitore. (altro…)
In materia di franchising, il principio di buona fede puo’ essere applicato all’ipotesi in cui le parti non si sono avvalse della facoltà prevista dalla legge (l’art. 3, c. 4, della legge 129/2004) di stabilire (altro…)
Ai fini di una pronuncia di inibitoria ai sensi dell’art. 700 c.p.c., deve reputarsi sussistente l’irreparabile danno soltanto quando, (altro…)
In un contratto di licenza di diritti di trasmissione di serie televisive, l’eccezione di invalidità per contrarietà all’art. 120 l.d.a. di una clausola life of series o run of series, in virtù della quale il licenziatario di diritti di trasmissione di serie televisive assume l’obbligo di acquistare tutte le serie prodotte nelle stagioni successive alla prima, è palesemente (altro…)
Il principio di esaurimento è frutto di un contemperamento dei contrapposti interessi, di cui sono portatori i titolari dei diritti di proprietà industriale e la collettività: i primi ad ottenere un’esclusiva, restringendo la libertà di concorrenza; la seconda (altro…)
Non è congruo richiedere, a titolo di risarcimento del danno conseguente alla risoluzione di un contratto di licenza per inadempimento del licenziante, l’importo che era ancora dovuto ai sensi del contratto, calcolato sulla base della sua scadenza naturale, comprendendovi (altro…)
La competenza cautelare del giudice già investito della causa di merito ha natura funzionale, sicché la disciplina dell'art. 669 quater c.p.c. non può in nessun modo essere derogata. Il tenore letterale dell'art. 669 quater non lascia infatti spazio a dubbi sul punto, laddove prevede espressamente, al primo comma (altro…)
Salvo diversa previsione statutaria la irregolarità nell'amministrazione di una società in accomandita semplice costituisce giusta causa di revoca dell'amministratore, ma non un grave inadempimento del contratto sociale tale da giustificare l'esclusione del socio dalla società.