Non può essere valutata in via autonoma - ed è quindi improcedibile - la domanda di risoluzione del contratto che implica dirette conseguenze, negative per la massa fallimentare, sulla titolarità del marchio e, dunque, sul trasferimento a favore del suo titolare e a danno della convenuta nonché, a valle, sul (altro…)
La domanda rivolta al Tribunale di escludere il socio sulla base di una previsione statutaria ha natura costitutiva e dunque non è ammissibile che tale pronuncia sia resa nell'ambito di un procedimento (altro…)
Con riferimento alla clausola simul stabunt simul cadent, qualora le dimissioni della maggioranza dei componenti il consiglio di amministrazione siano esplicitamente giustificate sulla base di un grave inadempimento del restante amministratore (delegato), si applicano analogicamente le regole in tema di revoca dell’amministratore.
Non sussiste una automatica estinzione delle obbligazioni assunte dal soggetto fallito per effetto dell’intervenuto fallimento: ciò contrasterebbe con la funzione dell’art. 72 L. Fall., secondo il quale "sono inefficaci le clausole negoziali che fanno dipendere la risoluzione del contratto dal fallimento". (altro…)