hai cercato per: Caterina Rizzotto
13 Settembre 2022

Alcune questioni in materia di azione di responsabilità degli amministratori: delibera di autorizzazione, profili processuali e sostanziali

La clausola compromissoria contenuta nello statuto vincola anche il curatore là dove eserciti l’espressa delega conferita all'organo amministrativo, in sede di delibera autorizzativa dell'azione di responsabilità, ad “ampliare il raggio d’azione” delle contestazioni, ossia a valutare l'esistenza di ulteriori profili di illiceità nella condotta degli amministratori uscenti rispetto all'iniziativa risarcitoria espressamente menzionata nel verbale, costituisce una manifestazione di volontà che, avendo ad oggetto interessi disponibili propri del delegante, appare idonea ad offrire piena copertura a tutte le contestazioni costituenti oggetto delle domande poi formulate in giudizio (nel caso di specie il Tribunale ha ritenuto che la delibera di autorizzazione all'azione di responsabilità, la quale faccia riferimento esplicito soltanto a vizi rilevati nella formazione del bilancio ed a conseguenti -ipotizzati- profili di danno, sia comunque idonea a sostenere la valida proposizione di un'azione di responsabilità fondata anche su diverse contestazioni, vicende e richieste risarcitorie non contemplate nel verbale depositato dall'attore a giustificazione dei propri poteri). Il liquidatore giudiziale, in ipotesi di concordato con cessione dei beni, è legittimato ad intervenire nel procedimento giudiziario introdotto dal debitore in concordato per la tutela di un proprio diritto di credito, al fine di sostenere le sue ragioni quale mero “gestore dei beni”, ai sensi dell’art. 105 co. 2 c.p.c. Il liquidatore è titolare di un interesse qualificato rispetto all’esito del giudizio, in quanto questo potrebbe comportare una variazione in positivo della percentuale di soddisfazione dei creditori chirografari della procedura concorsuale (nel caso di specie, il Tribunale, dopo aver qualificato l’intervento spiegato dal liquidatore come adesivo, ha rilevato la manifesta arbitrarietà della sua pretesa di proporre in sede di udienza di precisazione delle conclusioni la domanda di condanna nella sua originaria estensione, nonostante fosse stata oggetto di parziale rinuncia in sede di memoria ex art. 183, co. 6, num. 1, 1 c.p.c. ad opera dell'attore). ... [ Continua ]
8 Aprile 2017

Affermazioni offensive e del tutto infondate in atti: responsabilità aggravata ex art. 96 co. 3 c.p.c.

La condotta della parte integra la fattispecie di responsabilità prevista dall’art. 96 co. 3 c.p.c. nel caso in cui la sua prospettazione sia priva di qualsivoglia supporto argomentativo sia in fatto che in diritto e piuttosto rivelatrice di mero malanimo ... [ Continua ]
9 Febbraio 2017

Dimissioni del collegio sindacale: presupposti e limiti della responsabilità per omessa vigilanza

I sindaci sono responsabili ai sensi dell’art. 2407 co. 2 c.c. qualora, pur essendo consapevoli dello stato di grave tensione finanziaria della società, di alcune irregolarità gestionali e contabili imputabili all'organo amministrativo ... [ Continua ]
23 Aprile 2022

Principio della ragione più liquida: rigetto nel merito di domanda risarcitoria per carente prospettazione del danno patito

Il “principio della ragione più liquida” – in forza del quale è possibile sostituire il profilo di evidenza a quello dell'ordine delle questioni da trattare ex art. 276 c.p.c., con la conseguenza che la causa può essere decisa sulla base della questione ... [ Continua ]
23 Aprile 2022

Carattere solidale della responsabilità dei sindaci di una società ex art. 2407 co. 2 c.c. per omessa vigilanza sull’operato degli amministratori

La responsabilità dei sindaci di una società ex art. 2407 co. 2 c.c. per omessa vigilanza sull'operato degli amministratori ha carattere solidale tanto nei rapporti con questi ultimi, quanto in quelli fra i primi, sicché l'azione rivolta a farla valere non va proposta necessariamente contro tutti i sindaci e gli amministratori, ma può essere intrapresa contro uno solo od alcuni di essi, senza che insorga l'esigenza di integrare il contraddittorio nei confronti degli altri, in considerazione dell'autonomia e scindibilità dei rapporti con ciascuno dei coobbligati in solido. [ Continua ]
9 Febbraio 2017

Nullità della decisione assembleare in assenza assoluta di informazioni: onere della prova in capo al socio nel caso di società contumace

L’accoglimento della domanda di invalidità della delibera per carenza assoluta di informazione, ai sensi dell’art. 2479-ter co. 3 c.c.,  formulata dal socio non ritualmente convocato presuppone l’accertamento, da un lato, dell’omessa convocazione imputabile alla società, e, dall’altro ... [ Continua ]
12 Febbraio 2017

Diritto di accesso del socio e suo contemperamento con il diritto di riservatezza della società in punto di contatti commerciali

Il diritto di accesso alla documentazione sociale, riconosciuto ai soci di srl che non partecipano all'amministrazione dall'art. 2476 co. 2 c.c.,  va configurato quale manifestazione di un potere di controllo individuale ...

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26 Dicembre 2016

Questioni in materia di interpretazione del contratto: promessa del fatto del terzo o contratto a favore di terzo

La qualificazione giuridica attribuita dalle parti all’accordo può essere superata dal Giudice, in forza del principio iura novit curia, purché egli ponga a fondamento dell’operazione in parola gli stessi elementi di fatto esposti dalle parti ed il loro oggetto (nel caso di specie, la clausola ... [ Continua ]