A fronte della reiterata perpetrazione del medesimo illecito attraverso siti
alias - vale a dire moltiplicando i siti
sui quali sono divulgati contenuti illeciti afferenti ai diritti di privativa altrui - è ammissibile una ordinanza di inibitoria che obblighi gli
internet service provider (ISP), quali prestatori di servizi di mero trasporto dati (
mere conduit), a bloccare l’accesso ai contenuti già accertati come illeciti, a prescindere dal nome a dominio utilizzato per diffondere detti contenuti. Un diverso comando
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