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Avvocato, già tirocinante ex art. 73 d.l. n. 69/2013 presso la Sezione Specializzata in materia d'Impresa del Tribunale di Milano. Cultore della materia presso la cattedra di Diritto Commerciale dell'Università Cattolica di Milano, presso la quale ha conseguito la laurea in Giurisprudenza con il massimo dei voti e la lode. Autore di vari articoli in materia di diritto commerciale per il Sole24Ore e Giuffrè. Co-amministratore del portale "Giurisprudenza delle Imprese".
Ai sensi dell’art. 125 c.p.i. il danno da contraffazione deve essere determinato tenendo conto di ” tutti gli aspetti pertinenti, quali le conseguenze economiche negative - compreso il mancato guadagno - del titolare del diritto leso, i benefici realizzati dall’autore della violazione e, nei casi appropriati, elementi diversi da quelli economici”, di talchè ben vi può essere un danno risarcibile ...
[ Continua ]Ai sensi dell'art 122 cpi, la legittimazione e l'interesse ad agire per la nullità o la decadenza di un marchio sussistono in capo a tutti gli operatori economici operanti nel settore di mercato in cui la privativa si riferisce e che siano concorrenti della stessa, essendo questi titolari di un interesse giuridicamente apprezzabile a non essere ostacolati nell'esercizio della loro attività dalla presenza di un titolo decaduto o affetto da nullità, anche quando non abbiano trattato prodotti specificamente interferenti con la privativa. ...
[ Continua ]Un’opera dell’ingegno riceve protezione a condizione che sia riscontabile in essa un atto creativo, seppur minimo, suscettibile di manifestazione nel mondo esteriore: di conseguenza, la creatività non può essere esclusa soltanto perché l’opera consiste in idee ricomprese nel patrimonio intellettuale di una pluralità di soggetti. Il concetto giuridico ...
[ Continua ]Due marchi simili o identici tra loro devono ritenersi confondibili – e perciò soggetti alla disciplina di cui all’art. 20 cpi – non solo quando vi sia il rischio che i beni o servizi del marchio registrato successivamente siano ricollegati all’azienda titolare del marchio anteriore, ma anche nel caso inverso in cui i beni o servizi del marchio anteriore siano associati dai consumatori al titolare del marchio successivo, fenomeno che si verifica quando la forza e la notorietà generale dell’azienda titolare del secondo marchio è tale, da indurre i consumatori a ritenere che anche i prodotti o servizi del titolare del primo marchio provengano o siano ricollegabili all’azienda leader sul mercato (cd reverse confusion). ...
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