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Dottorando di ricerca in "Istituzioni e Mercati, Diritti e Tutele" presso l'Università di Bologna, Dipartimento di Scienze Giuridiche, tematica di ricerca: "Diritto delle Società e dei Mercati Finanziari". Cultore della materia in diritto presso l'Università di Bologna in Diritto Commerciale, Diritto dei Mercati Finanziari e Diritto Fallimentare.
Se è vero che la tutela cautelare può essere utilizzata anche con strumentale preordinazione ai processi di mero accertamento, essa tuttavia non può operare in senso sostitutivo, in via anticipatoria, della stessa pronuncia meramente dichiarativa indipendente da un’accessoria azione di condanna. Ne discende che, nell'ipotesi in cui ...
[ Continua ]Il regime di trascrizione previsto per le privative industriali è modellato sul sistema delle trascrizioni immobiliari ex art. 2643 ss. c.c.; pertanto la prescritta formalità non costituisce elemento della fattispecie acquisitiva del diritto e non ha influenza sulla sostanza e validità dell'atto di disposizione ...
[ Continua ]Il diritto di privativa accordato dalla legge al titolare del marchio non può estendersi anche agli elementi identificativi dell'attività che ha luogo sotto di esso, quasi che la titolarità del marchio consentisse al suo proprietario in considerazione della sua diretta riferibilità ad uno specifico "format" imprenditoriale di riservarne solo a sè stesso l'esercizio, ...
[ Continua ]Una società di fatto è certamente ammissibile anche tra una persona giuridica e una persona fisica.
In assenza di un contratto formale scritto e dell’iscrizione nel registro delle imprese, risulta comunque configurabile una società di fatto ...
[ Continua ]L’accordo concluso tra potenziali partner di un progetto di sviluppo industriale, che implica un vincolo implicito alla riservatezza dei contraenti, non costituisce prova di predivulgazione delle caratteristiche tecniche innovative dei brevetti, in quanto tale accordo non può essere considerato stato della tecnica, non essendo né pubblico, né accessibile ad un numero illimitato di utenti. La domanda di dichiarazione di nullità dei brevetti italiani rilasciati a soggetto diverso dall’avente diritto alla registrazione ex art. 76, comma 1, lett. d.), c.p.i. presuppone la chiara indicazione di quest’ultimo soggetto. La domanda di accertamento di atti di concorrenza sleale non è accoglibile se il soggetto convenuto risulta commercializzare un macchinario solo in parte corrispondente ai brevetti oggetto di contestazione, essendo assente in tal caso la concorrenza specifica tra i prodotti. Gli utili che il contraffattore deve restituire al danneggiato ex art. 125 c.p.i. si determinano sottraendo dai ricavi ottenuti dalla vendita dei prodotti contraffatti i costi sostenuti per “fare” detti prodotti, ma limitatamente ai soli costi che si sarebbero sostenuti se non ci fosse stata la violazione. In particolare, i costi d’impiego dei fattori di produzione vanno attribuiti in ragione dell’effettivo contributo offerto alla produzione, pertanto vanno detratti dai ricavi in misura diversa a seconda che si tratti di impresa multi-prodotto o mono-prodotto, e che i costi da detrarre sono principalmente c.d. costi variabili, dal momento che i costi fissi sono comunque sostenuti indipendentemente dal volume di vendita e di produzione realizzati.
[ Continua ]In caso di risoluzione anticipata del contratto di licenza di marchio il danno per inadempimento del licenziatario può essere individuato nella misura del minimo garantito contrattualmente pattuito fino alla scadenza naturale del contratto di licenza medesimo.
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