L’art. 120, comma 6 c.p.i., sul forum commissi delicti è norma di competenza speciale e stabilisce che (altro…)
In tema di concorrenza sleale, è onere di chi invoca tutela ex art. 2598 n. 1 c. c. indicare le peculiari soluzione formali che avrebbe acquistato capacità distintiva sul mercato, distaccandosi (altro…)
L’assoluta sovrapponibilità delle scelte stilistiche in relazione ad ogni minimo profilo consente di ritenere azzerato "sotto il profilo matematico-probabilistico" un’involontaria e casuale ripresa degli stessi nei capi commercializzati dall’attrice, (altro…)
La contestazione dell'illecito utilizzo di un'immagine di un personaggio celebre non rientra nella competenza delle sezioni specializzate, poiché il diritto all’immagine appartiene al novero dei diritti della personalità ed è specificamente oggetto di tutela sulla base della normativa civilistica e dei relativi fondamenti costituzionali (art. 2 Cost.), mentre nella normativa (altro…)
La parte che agisce con l’azione di accertamento negativo in via cautelare deve allegare e dimostrare che si è determinata una seria incertezza sulla liceità della sua condotta a causa dell’esistenza di una altrui contestazione (altro…)
Quando alla stipula di un contratto di licenza di marchi segue la stipula di un contratto trilaterale tra licenziante, licenziatario e un terzo incaricato della pubblicità dei marchi, tale accordo trilaterale costituisce (altro…)
In riferimento ad un giudizio instaurato, ai sensi dell'art. 3, comma 2, L. 287/90 per il risarcimento dei danni derivanti da intese restrittive della libertà di concorrenza, pratiche concordate o abuso di posizione dominante, la delibera assunta dall'AGCM nonché le decisioni dei giudici amministrativi che eventualmente abbiano confermato o riformato quelle decisioni, costituiscono, in relazione all'autorevolezza dell'organo (altro…)
La dichiarazione di adempiere, nonché l'effettiva spontanea cessazione della condotta contestata dopo la proposizione del procedimento cautelare, non fanno venir meno il periculum in mora, ben potendo la parte all'esito del giudizio riprendere la condotta censurata, senza alcuna sanzione. Quanto al (altro…)
Il danno da contraffazione di brevetto può essere quantificato facendo ricorso al criterio residuale della cosiddetta royalty presunta, indicato dall’art. 125 secondo comma c.p.i. quale oggettivo parametro di valutazione, in ogni caso in cui la quantificazione non possa essere effettuata sulla base di più specifici criteri alternativi. Tale parametro (altro…)
L'ART. 125 del CPI afferma che nel campo della proprietà industriale il risarcimento può andare oltre il semplice lucro cessante, ma non introduce una forma di danno punitivo, ponendosi in una prospettiva non strettamente indennitaria bensì (altro…)
Integra il requisito del fumus boni iuris, l'uso di segni notori, senza consenso del titolare, che consente di trarre indebitamente vantaggio dalla rinomanza dei marchi medesimi, costituendo i detti segni distintivi un importante elemento di richiamo per il consumatore. Integra (altro…)