La successione dell'acquirente, dell'usufruttuario e dell'affittuario di azienda, prevista dall'art. 2558 c.c., salvo patto contrario, nei contratti a prestazioni corrispettive stipulati dal dante causa, presuppone che i predetti contratti (altro…)
Nel contenzioso relativo a cessione d’azienda, nel caso in cui, sia invocata una presunta clausola risolutiva espressa, di cui all’art. 1456 c.c., oltre a presunta diffida ad adempiere ex art. 1454 c.c. (da ritenersi non idonea per essere stato assegnato un termine di adempimento inferiore a quello minimo prescritto dal Legislatore), qualora sia dimostrato il grave inadempimento della cessionaria (in specie: mancato pagamento dei ratei residui del prezzo pattuito) e parte cedente chieda comunque (altro…)
Non sono ammissibili prove orali relative a un contratto di affitto di azienda.
La cessione d’azienda presuppone la sussistenza di organizzazione dei beni ceduti, di modo che questi, una volta entrati nella disponibilità del cessionario, possano essere validamente utilizzati per l’esercizio di una impresa, in quanto funzionali, per la loro natura e per l’interazione fra di essi, a porre in essere una attività avente rilievo economico. (altro…)
Indipendentemente dal nomen iuris utilizzato dalle parti per definire un contratto, al fine di identificare in un complesso eterogeneo di beni la natura aziendale ai sensi dell'art. 2555 c.c., è sufficiente che in esso rilevi anche un mero residuo di organizzazione, dal quale sia comunque possibile desumere la potenzialità produttiva del tutto. (altro…)
L’accordo negoziale deve essere interpretato non solo alla luce del dato letterale ma anche tenendo in considerazione il senso complessivo dell’impegno, ossia la sua causa in concreto, il contesto negoziale all’interno del quale esso è stato assunto, soprattutto nel caso in cui esso sia incontestato tra le parti, e il complessivo comportamento delle parti, anche successivo rispetto alla stipula dell’accordo. (altro…)
Il contratto definitivo stipulato in esecuzione di un contratto preliminare costituisce l'unica fonte dei diritti e delle obbligazioni inerenti il negozio voluto; diversamente il preliminare, determinando soltanto l'obbligo reciproco delle parti di addivenire alla stipulazione del definitivo (altro…)
Nell’ambito di un contratto di cessione di quote di s.r.l., ai sensi dell'art 1411, co. 1, c.c. il cessionario ha piena legittimazione contrattuale e processuale, concorrente con quella della società le cui quote sono oggetto di cessione, ad azionare l'obbligo di cui al patto di non concorrenza contrattualmente previsto dalle parti.
Non è suscettibile di esecuzione forzata in forma specifica ai sensi dell'art. 2932 c.c. l'obbligo di trasferire la proprietà di partecipazioni sociali, con la conseguenza che la parte che invoca l'adempimento di siffatto obbligo non può esperire il sequestro conservativo (altro…)
Deve escludersi l'applicazione degli interessi moratori previsti dal d.lgs. 9 ottobre 2002, n. 231 in un contratto avente per oggetto la cessione di quote sociali, essendo l'ambito di applicazione delle citate disposizioni limitate alle sole transazioni commerciali che prevedono la consegna di merci, ovvero di beni materiali.