Il discrimen tra natura fisiologica e lecita dello storno di dipendenti e condotta sleale va individuato, sul piano oggettivo, nell'intensità lesiva del comportamento. Lo storno è illecito ove il concorrente sleale si appropri di risorse umane altrui (altro…)
La condotta di storno di dipendenti, affinché possa essere considerata illecita, richiede l'esistenza di alcuni presupposti, quali (altro…)
In linea generale, anche in assenza di rischi confusori ex art. 2598 n. 1 c.c. una imitazione non confusoria, ma pedissequa e integrale, dei prodotti altrui consente di appropriarsi parassitariamente e senza alcun costo degli investimenti che altri abbiano fatto per (altro…)
Per accedere alla tutela autorale le opere del disegno industriale devono presentare di per sé carattere creativo e valore artistico. In particolare, tale requisito non richiede che solo le forme dotate di speciale bellezza possano accedere alla tutela autorale, ma che dette forme siano oggetto di un giudizio di valore volto a verificare che la sussistenza (altro…)
Gli obblighi di collaborazione, finalizzati a proteggere le posizioni della controparte negoziale senza imporre eccessivi sacrifici all’altra, impediscono nella fase finale del rapporto, che potrebbe essere la più problematica per gli ex contraenti, di porre in essere, ad esempio, (altro…)
In materia di uso indebito di un segno come nome a dominio aziendale, va dato risalto al carattere distintivo dello stesso e dei prodotti commercializzati. L’impiego di tale segno da parte del soggetto non legittimato cagiona (altro…)
In materia di servizi funebri, attività soggetta a concessione comunale, costituisce comportamento contrario alla correttezza professionale (altro…)
Rassegnate le dimissioni e venuta meno l’operatività dell’art. 2105 c.c., in assenza di un patto di non concorrenza ai sensi dell'art. 2125 c.c. all’ex dipendente non è vietato lo svolgimento di atti in concorrenza con l’ex datore di lavoro. L’ex dipendente è sottoposto alle medesime regole, di concorrenza leale e di (altro…)
In materia di marchio risultante dall’unione di due o più termini che rimandano a concetti dotati di capacità individualizzante, per essere ritenuto valido ed originale il marchio comunitario deve essere fatta una doppia valutazione in punto di novità e in punto di distintività. Se è vero (altro…)
Al concorrente non può essere consentito di approfittare oltre il rispetto delle regole di correttezza commerciale di situazioni di difficoltà di un’azienda. Tale limite risulta obbiettivamente essere superato (altro…)
Se l’elenco della clientela può in astratto ritenersi informazione riservata e tutelabile dell’imprenditore, tale riservatezza non può essere opposta al soggetto (altro…)
Il packaging di un prodotto può essere tutelato come marchio di fatto. Costituisce concorrenza sleale confusoria l'utilizzo di un packaging quasi identico a quello già impiegato per un altrui prodotto analogo, ma di qualità superiore, (altro…)