Ogni qualvolta sia adottato nei confronti di un socio un provvedimento di carattere ablativo o sanzionatorio (sia esso la revoca dall'amministrazione ovvero la sanctio maxima dell’esclusione dalla società), la relativa decisione deve contenere in sé le ragioni (altro…)
Nell’ambito di un contratto di cessione di quote di s.r.l., ai sensi dell'art 1411, co. 1, c.c. il cessionario ha piena legittimazione contrattuale e processuale, concorrente con quella della società le cui quote sono oggetto di cessione, ad azionare l'obbligo di cui al patto di non concorrenza contrattualmente previsto dalle parti.
È cogente e vincolante la clausola statutaria che rimette in arbitrato le controversie tra soci e società anche quando abbiano ad oggetto l’accertamento della qualità di socio. Una siffatta previsione deve essere interpretata (altro…)
Ai fini dell'imputazione di responsabilità in capo all'amministratore, è necessario che la società (o il socio attore ai sensi dell'art. 2476, co. 3, c.c.) dimostrino l'esistenza dell'inadempimento, del danno e del nesso causale tra i medesimi.
Non è suscettibile di esecuzione forzata in forma specifica ai sensi dell'art. 2932 c.c. l'obbligo di trasferire la proprietà di partecipazioni sociali, con la conseguenza che la parte che invoca l'adempimento di siffatto obbligo non può esperire il sequestro conservativo (altro…)
Qualora venga eccepita la natura abusiva dell’esercizio, da parte della minoranza, delle prerogative statutarie riconosciutele, è onere della società dimostrare la strumentalità di siffatto esercizio e, quindi, di provare che la minoranza ha agito allo scopo di ledere (altro…)
Nel caso di un amministratore chiamato a rispondere delle proprie condotte gestorie e rimasto contumace, può attribuirsi valore probatorio alle contestazioni dell’attore, qualora formulate in maniera specifica e tecnicamente corretta, in ordine alla non veridicità di alcune poste di bilancio. Infatti, sebbene la contumacia del convenuto abbia valore neutro ai fini del principio di non contestazione ex art. 115 c.p.c., questa non può essere considerata tale a fronte di un preciso onere probatorio.
Deve escludersi l'applicazione degli interessi moratori previsti dal d.lgs. 9 ottobre 2002, n. 231 in un contratto avente per oggetto la cessione di quote sociali, essendo l'ambito di applicazione delle citate disposizioni limitate alle sole transazioni commerciali che prevedono la consegna di merci, ovvero di beni materiali.
Va attribuita alla cognizione della sezione specializzata in materia di impresa la controversia introdotta da un amministratore nei confronti della società e riguardante le somme da quest'ultima dovute in relazione all'attività esercitata, poiché la formulazione (altro…)
È responsabile nei confronti della società l’amministratore alla cui condotta negligente sia direttamente imputabile l’inadempimento della società amministrata alle proprie obbligazioni assunte nei confronti di un terzo, dal quale sia derivato un danno (altro…)
In tema di vendita con riserva di proprietà, l'art. 1525 c.c.., secondo cui “nonostante patto contrario, il mancato pagamento di una sola rata, che non superi l’ottava parte del prezzo, non dà luogo alla risoluzione del contratto”, è norma inderogabile limitatamente (altro…)