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Tribunale di Catanzaro, 13 Giugno 2024

Litispendenza e abuso del processo

Tribunale di Catanzaro, 13 Giugno 2024
Litispendenza e abuso del processo

L’azionare più volte la stessa pretesa attraverso diversi strumenti processuali configura un abuso del processo. Tale condotta abusiva giustifica la condanna al pagamento di una somma equitativamente determinata ai sensi dell’art. 96, co. 3, c.p.c., senza necessità di accertare il dolo o la colpa grave della parte.

A norma dell’art. 39, co. 1, c.p.c., qualora una stessa causa venga proposta davanti a giudici diversi, quello successivamente adito è tenuto a dichiarare la litispendenza, anche se la controversia iniziata in precedenza sia stata già decisa in primo grado e penda ormai davanti al giudice dell’impugnazione, senza che sia possibile la sospensione del processo instaurato per secondo, ai sensi dell’art. 295 c.p.c. o dell’art. 337, co. 2, c.p.c., a ciò ostando l’identità delle domande formulate nei due diversi giudizi.

Articoli di Legge:
Data Sentenza: 13/06/2024
Carica: Giudice Monocratico
Registro: RG 2427 / 2021
Allegato:
Stampa Massima
Data: 24/09/2024
Massima a cura di: Edoardo Beghelli
Edoardo Beghelli

Cultore della materia in Diritto Commerciale presso l'Università di Bologna; Avvocato in Bologna presso lo Studio Legale Delta Law Solutions.

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