Alla luce della sequestrabilità in via conservativa dei soli beni assoggettabili al pignoramento in cui il sequestro si converte ipso iure all’atto della condanna giudiziale esecutiva (art. 686 c.p.c.), non è pignorabile – né quindi sequestrabile ex art. 671 c.p.c.- l’universitas rerum costituita dal complesso dei beni organizzati dall’imprenditore per l’esercizio dell’impresa, comprensivo altresì ed in quanto tale di contratti e di valori ed utilità anche personali ed immateriali, per il quale l’ordinamento processuale non prevede infatti – al di fuori delle ipotesi di liquidazione concorsuale ed universale previste dalla legge fallimentare e salve le leggi speciali in materia tributaria – l’esecuzione forzata per espropriazione cui il pignoramento è finalizzato. Tale conclusione appare rafforzata a contrario dall’espressa assoggettabilità dell’azienda a sequestro giudiziario nel diverso caso di controversia sul suo possesso / titolarità (art. 670 n. 1 c.p.c.) e non vale ovviamente per singoli beni mobili ed immobili aziendali.