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Tribunale di Milano, 9 Settembre 2015

Non assoggettabilità dell’azienda a sequestro conservativo ex art. 671 cpc

Tribunale di Milano, 9 Settembre 2015
Non assoggettabilità dell’azienda a sequestro conservativo ex art. 671 cpc

Alla luce della sequestrabilità in via conservativa dei soli beni assoggettabili al pignoramento in cui il sequestro si converte ipso iure all’atto della condanna giudiziale esecutiva (art. 686 c.p.c.), non è pignorabile – né quindi sequestrabile ex art. 671 c.p.c.- l’universitas rerum costituita dal complesso dei beni organizzati dall’imprenditore per l’esercizio dell’impresa, comprensivo altresì ed in quanto tale di contratti e di valori ed utilità anche personali ed immateriali, per il quale l’ordinamento processuale non prevede infatti – al di fuori delle ipotesi di liquidazione concorsuale ed universale previste dalla legge fallimentare e salve le leggi speciali in materia tributaria – l’esecuzione forzata per espropriazione cui il pignoramento è finalizzato.  Tale conclusione appare rafforzata a contrario dall’espressa assoggettabilità dell’azienda a sequestro giudiziario nel diverso caso di controversia sul suo possesso / titolarità (art. 670 n. 1 c.p.c.) e non vale ovviamente per singoli beni mobili ed immobili aziendali.

Data Sentenza: 09/09/2015
Registro: RG 20967 / 2015
Allegato:
Stampa Massima
Data: 20/12/2015
Massima a cura di: Giorgio Grossi
Giorgio Grossi

Avvocato, già tirocinante ex art. 73 d.l. n. 69/2013 presso la Sezione Specializzata in materia d'Impresa del Tribunale di Milano. Cultore della materia presso la cattedra di Diritto Commerciale dell'Università Cattolica di Milano, presso la quale ha conseguito la laurea in Giurisprudenza con il massimo dei voti e la lode. Autore di vari articoli in materia di diritto commerciale per il Sole24Ore e Giuffrè. Co-amministratore del portale "Giurisprudenza delle Imprese".

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