In tema di cessione di quote societarie la domanda di nullità dell’atto per simulazione assoluta non può essere accolta quando la cessione risulta essere esecuzione di un precedente patto fiduciario, costituente interposizione reale di persona: in tale ipotesi, la titolarità delle quote passa realmente al fiduciario, il quale è obbligato, in forza di accordo interno, a ritrasferirle al fiduciante o a un terzo su richiesta, secondo quanto previsto dal contratto fiduciario. Non sussiste simulazione né frode alla legge quando la retrocessione delle quote avviene in attuazione di un patto fiduciario validamente documentato, e non risulta provato che l’operazione abbia leso la garanzia patrimoniale dei creditori della società cedente. La prova del patto fiduciario può essere fornita anche mediante scrittura privata autenticata, la cui mancanza di numero di raccolta o repertorio non incide sulla validità dell’atto, salvo querela di falso.