Uno spettacolo circense è tutelato dal diritto d’autore ove l’impianto complessivo dell’opera, lo spunto narrativo, l’ambientazione, la scelta e il sistema di presentazione dei personaggi, le scenografie, il ritmo impresso alle sequenze sceniche e gli snodi narrativi evidenzino un’elaborazione originale e personale dell’autore, che pur utilizzando una serie di elementi e contenuti già noti e utilizzati in ambito teatrale e circense, ha trovato uno spunto di originalità nelle modalità di “assemblaggio” e di realizzazione dello spettacolo.
Nel confronto tra opere circensi deve ritenersi sussistente il plagio laddove la forma espressiva delle opere sottoposte al vaglio presenti notevoli somiglianze con riferimento all’idea narrativa portante, con riferimento al mezzo espressivo utilizzato, con riferimento alla caratterizzazione dei personaggi, con riferimento alla sequenza degli eventi rilevanti, con riferimento alle finalità narrative, con riferimento alle immagini e alle forme espressive lessicali, laddove non siano presenti sostanziali differenze strutturali, narrative, operative e l’opera plagiaria non offra spunti o contenuti originali tali da differenziarla qualitativamente dalla plagiata.