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Tribunale di Milano, 16 Aprile 2015

Violazione di patto di non concorrenza dell’ex socio e criteri di quantificazione del danno.

Tribunale di Milano, 16 Aprile 2015
Violazione di patto di non concorrenza dell’ex socio e criteri di quantificazione del danno.

Nell’ambito di un patto di non concorrenza a carico dell’ex-socio cedente e a favore del cessionario, incluso in un contratto di cessione di quote di una società di capitali, la finalità di proteggere il valore aziendale dal rischio di depauperamenti è riferibile all’intera durata del patto di non concorrenza e non è suscettibile di un diverso apprezzamento qualitativo o di un frazionamento in relazione a singole porzioni di tempo comprese in tale intervallo. E’ logico ritenere che l’inserimento di tale clausola abbia inciso, verosimilmente in modo non trascurabile, sul prezzo di vendita, attraverso il quale è stata remunerata anche – o almeno in parte – la forzosa e temporanea inattività dell’ex-socio cedente per un determinato periodo di tempo. Considerate queste difficoltà e in difetto di altri elementi obiettivi, occorre quindi procedere ad una liquidazione equitativa del danno risarcibile, tenendo conto di vari fattori: la durata del patto di non concorrenza e la sua finalità (anche) di mantenimento dell’integrità del compendio aziendale acquistato dal cessionario; la limitata estensione cronologica della violazione posta in essere dall’ex-socio cedente, poiché circoscritta agli ultimi due mesi residui di vincolatività del patto di non concorrenza; il prezzo pattuito per la cessione delle quote.

Articoli di Legge:
Data Sentenza: 16/04/2015
Registro: RG 51598 / 2011
Allegato:
Stampa Massima
Data: 21/03/2016
Massima a cura di: Carmine Di Benedetto
Carmine Di Benedetto

Dottorando di ricerca in Diritto privato, diritto romano e cultura giuridica europea presso l'Università di Pavia. Laurea in Giurisprudenza (110/110 con lode) presso Università Commerciale Luigi Bocconi, Milano, 2013. Exchange Student presso The George Washington University School of Law, Washington, D.C., Stati Uniti, 2012. Iscritto all'Ordine degli Avvocati di Milano.

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