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Tribunale di Torino, 4 Luglio 2018

Quantificazione del danno nell’ambito dell’azione di responsabilità esercitata contro l’amministratore di società fallita per l’aggravamento del dissesto

Tribunale di Torino, 4 Luglio 2018
Quantificazione del danno nell’ambito dell’azione di responsabilità esercitata contro l’amministratore di società fallita per l’aggravamento del dissesto

Nell’ambito di un’azione di responsabilità esercitata contro l’amministratore di una società fallita per violazione degli obblighi ex artt.2484 ss. ed ex art.2486 c.c. (cd.obbligo di gestione conservativa), qualora sia concretamente impossibile ricostruire ex post le singole operazioni “non conservative” del valore e della integrità del patrimonio sociale, espressamente vietate dall’art. 2486 c.c., il danno risarcibile è quantificabile attraverso l’utilizzo del criterio presuntivo della differenza dei netti patrimoniali (differenza fra il valore del patrimonio sociale al momento del verificarsi della causa di scioglimento e del valore dello stesso al momento della dichiarazione di fallimento, sottratto il valore delle perdite che si sarebbero comunque verificate se la società fosse stata posta in liquidazione al momento del verificarsi della causa di scioglimento). [Nel caso in esame, nonostante il verificarsi della causa di scioglimento, l’amministratore unico aveva proseguito l’attività d’impresa per ulteriori dieci esercizi: non risulta pertanto possibile ricostruire le singole operazioni e il loro effetto sul patrimonio sociale].

Qualora sia accertato che l’amministratore di una società dichiarata fallita abbia effettuato dei pagamenti preferenziali e l’amministratore medesimo sia condannato in sede di azione di responsabilità al risarcimento del danno quantificato tramite il criterio dei netti patrimoniali, il danno derivante dai pagamenti preferenziali rimane “assorbito” nel danno già calcolato in quanto esso rientra tra gli atti di gestione, non meramente conservativi.

Data Sentenza: 04/07/2018
Registro: RG 23347 / 2016
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Data: 10/02/2019
Massima a cura di: Chiara Flaim
Chiara Flaim

Mi sono laureata all’Università degli Studi di Trento nell’ottobre 2018, discutendo una tesi dal titolo “Il danno risarcibile dagli amministratori della società fallita nelle ipotesi di irregolare tenuta delle scritture contabili” (relatori: Prof.ssa Elisabetta Pederzini, Prof. Marino Marinelli). Da gennaio 2018 a giugno 2018 ho studiato come Master-Exchange student presso l'Università di Maastricht (Paesi Bassi), frequentando i corsi di Corporate Social Responsibility, Comparative Company Law, European Company Law, Comparative Corporate Governance. Nell’ottobre 2017 ho fondato, insieme a tre compagni di università, la rivista giuridica “Trento Student Law Review” (rivista basata sul modello di peer-review, sistema OJS; https://thetslr.unitn.it/index). Nel settembre 2018 ho vinto la borsa di studio "Nonna Wanda Scholarship" bandita dalla Scuola notarile fondata da Raffaele Viggiani (http://scuolanotarile.com/index.php/page,borsedistudio_2018_2019.html): attualmente frequento la suddetta Scuola Notarile e svolgo la pratica notarile presso lo studio di Raffaele Viggiani (notaio in Milano). Nel settembre 2018 ho conseguito l’ammissione al 34°ciclo (a.a.2018/19-2021/22) del dottorato di ricerca presso l'Università degli Studi di Trento per l'indirizzo "diritto privato, diritto privato comparato e diritto commerciale". All'interno di questo, ho optato per il curriculum "diritto commerciale".

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