In tema di azioni nei confronti dell’amministratore di società, a norma dell’art. 2395 cod. civ., il terzo (o il socio) è legittimato, anche dopo il fallimento della società, all’esperimento dell’azione (di natura aquiliana) per ottenere il risarcimento dei danni subiti nella propria sfera individuale, in conseguenza di atti dolosi o colposi compiuti dall’amministratore, solo se questi siano conseguenza immediata e diretta del comportamento denunciato (altro…)
L’omessa puntuale rendicontazione e il mancato pagamento delle royalties da parte del licenziatario del marchio registrato costituiscono gravi violazione degli obblighi negoziali che impediscono lo svolgimento e la persistenza del rapporto inter partes, legittimando, così, la risoluzione del contratto.
Il periculum in mora deve essere escluso allorché tra il verificarsi dell'evento prospettato come dannoso e la proposizione della domanda cautelare sia decorso un apprezzabile periodo di tempo, quando la situazione prospettata come pregiudizievole era ben nota alla parte che si assume lesa, dato che (altro…)
La protezione di interessi quali da un lato la tutela della libertà di concorrenza, dall'altro lo svolgimento delle capacità professionali dell'ex dipendente impone di non considerare tout court vietato al concorrente rivolgersi, nella sua nuova attività, anche ai clienti e fornitori conosciuti in relazione alla attività svolta precedentemente, (altro…)
La mancata determinazione della limitazione territoriale dell'operaitività della clausola contenente un patto di non concorrenza, ovvero della mancata limitazione della stessa ad una determinata attività, ne comporta la nullità.
E' utilizzatore informato colui che può richiamarsi ad una relazione con il settore di riferimento non meramente passiva o consumeristica, proponendosi come interlocutore qualificato per l’impresa produttrice. (altro…)
Nel confronto tra marchi registrati, in coerenza con la funzione intrinseca del segno distintiva dell'origine del prodotto, l'apprezzamento sulla confondibilità tra segni similari dev'essere compiuto dal giudice non in via analitica, attraverso (altro…)
Il fatto lesivo del diritto dell’attore – che, secondo il sesto comma dell’art 120, integra il criterio del forum commissi delicti - è ravvisabile in tutte le ipotesi di violazione dei diritti patrimoniali attribuiti al titolare del diritto di proprietà industriale, quali, a titolo esemplificativo, gli atti di fabbricazione, commercializzazione, importazione, uso del bene prodotto in contraffazione e quelli che comunque si sostanziano nell’attuazione dell’oggetto della privativa o sono diretti a trarne profitto. (altro…)
Non è integrato l’illecito di concorrenza sleale ex art. 2598 n. 3 c.c. - sub specie sviamento della clientela - nel caso in cui vi sia un accordo contrattuale tra le parti e, per di più, manchi l’esercizio imprenditoriale in capo ad anche uno solo dei soggetti coinvolti nell’illecito concorrenziale. (altro…)
Il marchio rinomato si identifica con il marchio conosciuto da una parte significativa del pubblico interessato dai prodotti e servizi da esso contraddistinti, circostanza quest'ultima che deve essere desunta tenendo conto di alcuni fattori quali, (altro…)
È principio noto e consolidato, in coerenza con la funzione intrinseca del segno, che l'apprezzamento sulla confondibilità fra segni distintivi similari dev'essere compiuto dal giudice non in via analitica, attraverso il solo esame particolareggiato e la separata valutazione di ogni singolo elemento, ma in via globale e sintetica, (altro…)