Pur ricostruendo la Cassazione la cancellazione di società dal Registro delle imprese in termini di efficacia estintiva e disegnando quindi il regime dei rapporti giuridici (ancora) sussistenti dopo la cancellazione dell'ente dal Registro delle imprese in riferimento a un fenomeno latu sensu successorio coinvolgente gli (ex) soci e, così, venendo ad escludere (altro…)
Qualora una società sia cancellata ai sensi dell'art. 2490 c.c., i soci non possono ottenere un provvedimento di cancellazione della cancellazione sulla base dell'attestazione della continuazione dell'attività, atteso che sulla base delle conclusioni cui sono pervenute le sezioni unite della Corte di cassazione, l’esistenza di un fenomeno successorio impedisce di ravvisare (altro…)
Ai sensi dell’art. 2949 cod.civ. il termine di prescrizione per i diritti derivanti dai rapporti sociali si perfeziona in cinque anni; tra tali diritti deve ricomprendersi anche quello alla riscossione degli utili maturati dai soci ad ogni chiusura di bilancio per l’anno di esercizio di riferimento, all’esito dell’approvazione (altro…)
La deliberazione di assemblea di società di capitali deve ritenersi nulla per difetto di convocazione anche quando la convocazione sia stata omessa in riferimento a un socio titolare di una partecipazione che non avrebbe comunque potuto influire (altro…)
Si verifica abuso di maggioranza (o "eccesso di potere") tutte le volte in cui una delibera assembleare sia adottata ad esclusivo beneficio dei soci di maggioranza in danno di quelli di minoranza, essendo in tal caso applicabile l'art. 1375 c.c., in forza del quale il contratto deve essere eseguito in buona fede, atteso che le determinazioni dei soci durante lo svolgimento del rapporto associativo debbono essere considerate, a tutti gli effetti, come veri e propri atti di esecuzione, in quanto preordinati alla migliore attuazione del contratto sociale.
L'individuazione della figura del c.d. amministratore o liquidatore di fatto presuppone che le funzioni gestorie o liquidatorie svolte abbiano carattere sistematico e non si esauriscano, quindi, nel compimento di alcuni atti di natura eterogenea ed occasionale, di valenza e portata non inequivoca. (altro…)
L’esistenza di un danno risarcibile, unitamente all'inadempimento dell’amministratore ad uno o più degli obblighi imposti dalla legge o dall'atto costitutivo ed al nesso causale tra condotta e conseguenze pregiudizievoli, è un requisito necessario perché si possa ritenere sussistente la responsabilità dell’amministratore nell'azione sociale. (altro…)
Anche a non voler considerare tassativa l'elencazione dell'articolo 1 l.d.a. e pur non richiedendosi un livello di creatività particolarmente elevato, pacificamente la tutela del diritto d'autore non si estende alla semplice idea, vale a dire (altro…)
Non è possibile affermare la responsabilità dell’agenzia di rating solo perché il giudizio da questa espressa non rispecchia la reale prospettiva di solvibilità dell’emittente, ma è necessario che la condotta dell’agenzia sia connotata da (altro…)
Uno spettacolo circense è tutelato dal diritto d’autore ove l’impianto complessivo dell’opera, lo spunto narrativo, l’ambientazione, la scelta e il sistema di presentazione dei personaggi, le scenografie, il ritmo impresso alle sequenze sceniche e gli snodi narrativi evidenzino (altro…)
Nel confronto tra spettacoli circensi, al fine della verifica di un eventuale plagio, deve essere accertata non solo e non tanto la semplice somiglianza tra gli spettacoli o fra i brani degli spettacoli ma l’effettiva corrispondenza (altro…)
Nelle società di persone la legittimazione a far valere in giudizio il diritto al risarcimento dei danni cagionati al patrimonio sociale dalle condotte di mala gestio degli amministratori compete esclusivamente alla società, quale titolare (altro…)