In materia di segni distintivi (nella specie: ditta), anche la combinazione di parole di uso comune può dare luogo alla formazione di una denominazione identificativa suscettibile di tutela, specialmente se preesistente e consolidata in un determinato ambito imprenditoriale specialistico. (altro…)
La c.d. clausola di riparazione, prevista dall’art. 241 cpi, è una norma speciale che introduce un’eccezione alla regola generale di proteggibilità dei modelli registrati ed è quindi norma (altro…)
Anche a non voler considerare tassativa l'elencazione dell'articolo 1 l.d.a. e pur non richiedendosi un livello di creatività particolarmente elevato, pacificamente la tutela del diritto d'autore non si estende alla semplice idea, vale a dire (altro…)
Per poter cumulare la tutela del diritto d'autore a quella prevista per disegni e modelli, occorre valutare esclusivamente i presupposti del carattere creativo e del valore artistico dell'opera di design industriale; a tal fine, rileva la capacità rappresentativa e comunicativa che all'opera viene riconosciuta da una collettività di soggetti più ampia di coloro che producono o commercializzano il bene, da un lato, e di coloro che lo consumano, dall'altro. (altro…)
Per la definizione del tecnico del ramo, il settore in cui l'esperto del ramo deve essere collocato è quello stesso in cui si pone il problema tecnico presumibilmente risolto dalla privativa in esame e deve avere particolari competenze tecniche nello stesso. In tal senso, l'esperto (altro…)
Il c.d. storno di dipendenti rappresenta, in sé, una normale espressione della libertà di iniziativa economica ex art. 41 Cost. e della libera circolazione del lavoro ex art. 4 Cost.. Affinché l'attività di acquisizione di collaboratori e dipendenti integri l'ipotesi della concorrenza sleale (altro…)
In materia di franchising, il principio di buona fede puo’ essere applicato all’ipotesi in cui le parti non si sono avvalse della facoltà prevista dalla legge (l’art. 3, c. 4, della legge 129/2004) di stabilire (altro…)
Ove venga dichiarata la nullità del brevetto ed in altra sede ritenuta la contraffazione, considerata l'efficacia "ultra litem" della sentenza che dichiara in via diretta la nullità del brevetto (la quale vincola anche i rapporti condizionati o dipendenti da essa, nonché i terzi estranei alla controversia in cui è pronunciata) ciò può dar luogo esclusivamente ad un contrasto tra gli effetti pratici delle due pronunce (altro…)
La nozione di identità di segno distintivo, rilevante ai fini della fattispecie considerata dall'art. 20, lett. a), c.p.i., presuppone la simmetria sostanziale e numerica dei componenti degli elementi posti in comparazione. Il rischio di associazione tra i segni ex art. 20 lett. b) c.p.i. si verifica allorquando il consumatore, pur rendendosi conto che i segni distintivi in conflitto sono di titolarità di due imprese diverse e che pertanto (altro…)
Poichè la disciplina della trascrizione del codice della proprietà industriale, contenuta in due soli articoli (138 e 139), non regola in modo dettagliato la materia, non vi è ragione di escludere che essa possa essere integrata per analogia dalle norme civilistiche sulla trascrizione. Pertanto (altro…)
La competenza delle sezioni specializzate in materia di proprietà industriale in base all'art. 134 d.lgs n. 30/2005 si estende anche alla cognizione delle controversie in materia di concorrenza sleale, (altro…)