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Esclusione ope iudicis del socio di s.n.c. per gravi inadempienze
Nell’ambito di una s.n.c. costituita da due soci al cinquanta per cento, congiuntamente amministratori, integrano “gravi inadempienze” ex art. 2286...

Nell'ambito di una s.n.c. costituita da due soci al cinquanta per cento, congiuntamente amministratori, integrano "gravi inadempienze" ex art. 2286 c.c. le condotte del socio che si rifiuti di partecipare alla amministrazione della società e, al contempo, di stipulare un contratto di affitto di azienda o di vendita della medesima.

Per tali condotte omissive, perduranti e (altro…)

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Sequestro conservativo e periculum in mora
Ricorre il periculum, da ricavarsi quanto al profilo soggettivo, quando debba presumersi che le condotte distrattive ascritte ai resistenti non permettano alcuna prognosi...

Ricorre il periculum, da ricavarsi quanto al profilo soggettivo, quando debba presumersi che le condotte distrattive ascritte ai resistenti non permettano alcuna prognosi favorevole circa la spontanea salvaguardia della garanzia patrimoniale generica dovuta ai creditori.

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Tutela cautelare della società a fronte di sanzioni amministrative irrogate a causa della condotta infedele dei propri amministratori
La società, ove esposta a responsabilità amministrativa in ragione della condotta infedele dei propri amministratori, può domandare in sede cautelare...

La società, ove esposta a responsabilità amministrativa in ragione della condotta infedele dei propri amministratori, può domandare in sede cautelare il sequestro conservativo sui beni di questi ultimi, ancorché le sanzioni amministrative inflitte non siano ancora definitive. (altro…)

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Nullità della delibera con cui si dispone la ricapitalizzazione “forzata” della società in caso di perdite del capitale
I soci di una s.r.l. non possono mai essere obbligati a effettuare ulteriori apporti di capitale di rischio rispetto al...

I soci di una s.r.l. non possono mai essere obbligati a effettuare ulteriori apporti di capitale di rischio rispetto al conferimento inizialmente stabilito nell'atto costitutivo. È pertanto nulla per illiceità dell’oggetto quella delibera che - in caso di perdite (altro…)

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Contratto di cessione di azienda e violazione del patto di non concorrenza
Il divieto dell’art. 2557 c. 1 Cc tende a tutelare l’avviamento e la produttività dell’azienda, non solo con riferimento al...

Il divieto dell’art. 2557 c. 1 Cc tende a tutelare l’avviamento e la produttività dell’azienda, non solo con riferimento al grado e all’intensità raggiunta all’atto della cessione, ma anche, alla sua possibilità di incremento futuro secondo il parametro di una normale e media gestione dell’impresa.

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Estinzione del processo in assenza di formale accettazione della rinuncia agli atti del giudizio
Ai fini della declaratoria di estinzione del processo, ai sensi dell’articolo 306 cod. proc. civ., l’accettazione della rinuncia agli atti...

Ai fini della declaratoria di estinzione del processo, ai sensi dell'articolo 306 cod. proc. civ., l'accettazione della rinuncia agli atti del giudizio è necessaria solo quando, nel rapporto processuale già instaurato, vi sia una parte costituita che potrebbe avere interesse alla prosecuzione del giudizio, non rilevando a tal fine che la parte non costituita abbia un interesse a partecipare al giudizio o un interesse dipendente da quello ivi dedotto.

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Calcolo del termine di prescrizione dell’obbligo di versare il finanziamento soci
La delibera con la quale i soci all’unanimità hanno approvato il finanziamento in conto capitale della società fa sorgere i...

La delibera con la quale i soci all’unanimità hanno approvato il finanziamento in conto capitale della società fa sorgere i capo agli stessi un’obbligazione che si estingue, in caso di mancato adempimento da parte dei soci, decorso il termine quinquennale di prescrizione di cui all’art. 2949, comma 1, c.c. Ai fini dell’utile interruzione della prescrizione ex art. 2943 c.c., nel caso di specie (altro…)

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La delibera di esclusione dell’accomandante deve essere dettagliatamente motivata
In materia di esclusione del socio, nella società in accomandita semplice trova applicazione l’art. 2286 c.c., che prevede quale presupposto...

In materia di esclusione del socio, nella società in accomandita semplice trova applicazione l'art. 2286 c.c., che prevede quale presupposto la commissione di gravi inadempienze da parte del socio.  La delibera di esclusione deve contenere (altro…)

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Alcune questioni in tema di finanziamenti erogati dai soci e di cessione di quote
Il ricorrere delle condizioni di cui all’art. 2467 c.c. – necessarie per la postergazione dei finanziamenti erogati dai soci in...

Il ricorrere delle condizioni di cui all'art. 2467 c.c. - necessarie per la postergazione dei finanziamenti erogati dai soci in favore della società - deve essere verificato con riferimento alla «genesi» del finanziamento e alla sua «causa concreta». (altro…)

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Società cooperative e limiti ex art. 2377 co. 3 c.c. all’impugnazione delle delibere assembleari
La previsione di cui all’art. 2377 co. 3 c.c. si applica anche alle cooperative organizzate in forma di società per...

La previsione di cui all'art. 2377 co. 3 c.c. si applica anche alle cooperative organizzate in forma di società per azioni: infatti, anche all'interno di questo modello - comunque «caratterizzato da una struttura di tipo capitalistico» - è presente un’aperta dialettica «tra diritti di partecipazione (altro…)

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L’opposizione del creditore ex art. 2445 co. 2 c.c.: alcune considerazioni in fatto
L’immotivato rifiuto di pagare un debito liquido ed esigibile, il mancato deposito dell’ultimo bilancio d’esercizio e la cancellazione della società...

L’immotivato rifiuto di pagare un debito liquido ed esigibile, il mancato deposito dell’ultimo bilancio d’esercizio e la cancellazione della società dall'elenco degli intermediari finanziari di cui all'art. 106 TUB giustificano l’accoglimento dell’opposizione del creditore (altro…)

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Azione di responsabilità promossa dal socio o dal terzo direttamente danneggiato dalla condotta colposa o dolosa degli amministratori
In tema di azioni nei confronti dell’amministratore di società, a norma dell’art. 2395 cod. civ., il terzo (o il socio)...

In tema di azioni nei confronti dell’amministratore di società, a norma dell’art. 2395 cod. civ., il terzo (o il socio) è legittimato, anche dopo il fallimento della società, all’esperimento dell’azione (di natura aquiliana) per ottenere il risarcimento dei danni subiti nella propria sfera individuale, in conseguenza di atti dolosi o colposi compiuti dall’amministratore, solo se questi siano conseguenza immediata e diretta del comportamento denunciato (altro…)

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