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Tribunale di Milano, 13 Aprile 2016

Abuso di posizione dominante e buona fede nell’esecuzione del contratto

Tribunale di Milano, 13 Aprile 2016
Abuso di posizione dominante e buona fede nell’esecuzione del contratto

Al fine della valutazione dell’esistenza di un abuso di posizione dominante, il principio dell’onere della prova deve essere calibrato rispetto alla necessità di rendere effettiva la tutela dei privati che agiscono in giudizio, tenuto conto dell’asimmetria informativa esistente tra le parti nell’accesso alla prova. In tale prospettiva, rimane fermo l’onere dell’attore di indicare in modo sufficientemente plausibile seri indizi dimostrativi della fattispecie denunciata come idonea ad alterare la libertà di concorrenza e a ledere il suo diritto di godere del beneficio della competizione commerciale, ma è assegnato al giudice l’onere di valorizzare in modo opportuno gli strumenti di indagine e conoscenza che le norme processuali già prevedono, interpretando estensivamente le condizioni stabilite dal codice di procedura civile in tema di esibizione di documenti, richiesta di informazioni e consulenza tecnica d’ufficio, al fine di esercitare, anche officiosamente, quei poteri d’indagine, acquisizione e valutazione di dati e informazioni utili per ricostruire la fattispecie anticoncorrenziale denunciata.

Data Sentenza: 13/04/2016
Registro: RG 18730 / 2013
Allegato:
Stampa Massima
Data: 06/02/2017
Massima a cura di: Carmine Di Benedetto
Carmine Di Benedetto

Dottorando di ricerca in Diritto privato, diritto romano e cultura giuridica europea presso l'Università di Pavia. Laurea in Giurisprudenza (110/110 con lode) presso Università Commerciale Luigi Bocconi, Milano, 2013. Exchange Student presso The George Washington University School of Law, Washington, D.C., Stati Uniti, 2012. Iscritto all'Ordine degli Avvocati di Milano.

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