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Tribunale di Milano, 8 Aprile 2013

Cessione di quote sociali e natura della dichiarazione di “non aver più nulla a pretendere”

Tribunale di Milano, 8 Aprile 2013
Cessione di quote sociali e natura della dichiarazione di “non aver più nulla a pretendere”

Alla dichiarazione di “non avere più nulla a pretendere” non può riconoscersi natura transattiva per difetto dell’elemento costitutivo delle reciproche concessioni, né natura di rinuncia di tutte le possibili pretese scaturenti dal rapporto. Infatti, secondo la costante giurisprudenza, la remissione del debito, quale atto abdicativo di natura negoziale, esige e postula che il diritto di credito si estingua conformemente alla volontà remissoria e nei limiti da questa fissati, ossia che l’estinzione si verifichi solo se ed in quanto voluta dal creditore con la conseguenza che la volontà di remissione presuppone anche, e in primo luogo, la consapevolezza, nel creditore, dell’esistenza del debito (nella specie la dichiarazione di “non aver più nulla a pretendere veniva apposta in calce al riepilogo delle posizioni da compensare in relazione alla cessione di quote di s.n.c.).

Articoli di Legge:
Data Sentenza: 08/04/2013
Registro: RG 2201 / 2011
Allegato:
Stampa Massima
Data: 14/04/2013
Massima a cura di: Prof. Paolo Flavio Mondini
Prof. Paolo Flavio Mondini

Fondatore e responsabile scientifico del progetto di Giurisprudenza delle Imprese, il prof. Paolo Flavio Mondini è Associato di Diritto commerciale e bancario presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. Autore di monografie e articoli in materia di diritto societario e industriale, svolge attività di ricerca in Italia e all'estero. E' Managing Partner di Mondini Bonora Ginevra e avvocato in Milano specializzato in contenzioso e operazioni straordinarie.

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