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Tribunale di Firenze, 10 Luglio 2023

Revoca dell’amministrazione senza giusta causa

Tribunale di Firenze, 10 Luglio 2023
Revoca dell’amministrazione senza giusta causa

Se potenzialmente qualsiasi situazione sopravvenuta, anche estranea all’operato degli amministratori, è suscettibile di elidere e far venir meno il patto fiduciario tra soci e consiglio di amministrazione, le cause della rottura del pactum devono comunque poter essere chiaramente dedotte dalla delibera assembleare di revoca dell’amministratore. La facoltà di revocare a propria discrezione gli amministratori trova infatti un limite nel presupposto della giusta causa, le cui ragioni devono essere, quindi, esposte nella delibera. L’indicazione delle ragioni nella delibera è imposta dalla circostanza che la revoca è atto dell’assemblea e in seno ad essa le ragioni della revoca trovano la loro ponderazione e valutazione. Occorre l’enunciazione esplicita a verbale in ordine alle ragioni di revoca, che devono presentare i caratteri di effettività ed essere ivi riportate in modo adeguatamente specifico; mentre la deduzione in sede giudiziaria di ragioni ulteriori non è ammessa, restando esse ormai quelle indicate nella deliberazione.

Nel caso di revoca dell’incarico di amministratore senza giusta causa, il danno consiste nel lucro cessante, cioè nel compenso non percepito per il periodo in cui l’amministratore avrebbe conservato il suo ufficio, se non fosse intervenuta la revoca.

Articoli di Legge:
Data Sentenza: 10/07/2023
Registro: RI 488 / 2018
Allegato:
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Data: 02/11/2023
Massima a cura di: Clara De Chirico
Clara De Chirico

Dottoranda in cotutela di tesi presso l'Università di Macerata e l'Università di Ottawa, Canada. Mi occupo di responsabilità gestoria e tutela delle comunità locali nella grande impresa.

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